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Da: Ufficio Stampa CNA Ferrara

Grande partecipazione per la serata organizzata da Cna Impresa Donna in occasione della giornata mondiale contro la violenza di genere.

Lottare contro la violenza con la propria testimonianza di donne e imprenditrici. Coinvolgere tante realtà diverse in un progetto che punta alla crescita di una coscienza diffusa, culturale e sociale, che parla dignità e non di sopraffazione. Era questo l’obiettivo dell’evento organizzato lunedì scorso da Cna Impresa Donna Ferrara, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

Un evento che ha riempito le sale del Teatro Verdi, dimostrando che la volontà di sradicare la violenza è diffusa, nonostante tutto: “crediamo molto nel nostro ruolo culturale e sociale – spiega Jessica Morelli, Presidente di Cna Impresa Donna – per questo stiamo portando avanti un percorso di prevenzione e lotta contro la violenza di genere”.

Nel corso della serata –preceduta da un Flash Mob organizzato da associazioni di donne e organizzazioni sindacali – è stato presentato il video “Impresa femminile singolare – la nostra storia plurale”. Nove donne imprenditrici raccontano se stesse: “Le donne – spiega Jessica Morelli – Si sono conquistate un ruolo e hanno diritto ad affermare la propria identità: anche per questo ogni forma di violenza e di sopraffazione deve essere combattuta e superata”.

Hanno portato il proprio saluto, nel corso della serata, la dottoressa Pinuccia Niglio, viceprefetto vicario di Ferrara; la presidente della provincia Barbara Paron e l’assessore alle pari opportunità di Ferrara DorotaKusiak.

Nelle sale del Verdi è stata allestita la mostra “Still life?” del fotografo Fabrizio Fontanelli: “volevo rappresentare il dolore, la sofferenza e la rabbia – ha detto – che troppe donne sono costrette e subire, quasi quotidianamente, simboleggiandone la perdita di identità”.

Un appello accorato a dire “basta alla violenza” è venuto dal Presidente di Cna Ferrara Davide Bellotti: “La violenza contro le donne è una vergogna che non possiamo più accettare – ha detto – Soprattutto quando leggiamo la sincera volontà di estirparla negli occhi e nel cuore dei giovani, delle donne e di tutti coloro che hanno dato vita a questa bellissima serata”.

Contro la violenza in ogni contesto: anche nei luoghi di lavoro. Su questo punto è in corso una collaborazione tra Cna Impresa Donna e il Centro Donna Giustizia, illustrata nel corso della serata da Monica Borghi.

La serata si è conclusa con l’esibizione dei New Poets, i quattro studenti dell’istituto Copernico-Carpeggiani che sono divenuti ormai veri e propri testimonial nazionali della lotta contro il femminicidio con il rap “non è normale che sia normale” , una autentica sferzata alle coscienze di tutti noi.

Il video “Impresa femminile singolare” stato realizzato da: Ilaria Battistella, video e film producer; Rita Bertoncini, documentarista; Giulia Bratti, social media manager; Monica Campi, imprenditrice nella produzione di laminati in vetroresina; Ughetta Ciatti, funzionario Cna; Valeria Ferri, avvocato; Eleonora Fiorani, produzione di imballaggi flessibili; Elena Malanchini, imprenditrice del benessere; Jessica Morelli, fotografa e formatrice; Laura Vallieri, modellista Sartoriale.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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