Skip to main content

Da Comune di Comacchio

Mercoledì 3 maggio, dalle ore 17:30 presso il Centro Ricreativo Laguna di Via Spina 34 a Comacchio, si terrà l’incontro, promosso dallo Sportello Antiviolenza Iris di Comacchio e di Codigoro, in collaborazione con il Centro Donna Giustizia, la Cooperativa Sociale Onlus Girogirotondo, l’UDI- Spazio Donna, dal titolo “Una rete di volontarie per sostenere le donne vittime di violenza”. Si tratta di un progetto attivato dagli assessorati alle pari opportunità del Comune di Comacchio e di Codigoro con un cofinanziamento della Regione Emilia Romagna.
L’appuntamento, aperto a tutti, ha lo scopo di approfondire le tematiche relative alle attività di contrasto alla violenza sulle donne attraverso i dati dello Sportello Iris, spazio finalizzato all’ascolto e all’accoglienza di donne che vivono condizioni di grave disagio perché vittime di violenza di genere ed attivo sul territorio dal 2015, ed il resoconto dei tanti progetti messi in atto dai Comuni di Comacchio e Codigoro e finanziati dal Consiglio dei Ministri e dalla Regione Emilia-Romagna.
Durante l’incontro, oltre ad essere presentato ufficialmente il nuovo logo dello Sportello Iris, verranno raccolte le adesioni di tutte le donne che vogliono partecipare alla creazione di un gruppo di volontarie che si impegneranno attivamente nel sostegno alle donne vittime di qualsiasi tipo di violenza fisica e psicologica e verranno illustrate alcune proposte di lavoro da condurre insieme, nell’ottica della prevenzione e dell’inclusione delle donne vittime di violenza, ma soprattutto finalizzate a creare e diffondere nella comunità locale una cultura della non violenza e della solidarietà per le donne che si vengono a trovare in situazioni di fragilità e vulnerabilità.
Presso il Centro Laguna interverranno in particolare: Alice Carli, Assessore alle Pari Opportunità, Patrizia Buzzi, dell’Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Comacchio, Carla Carli, Direttrice della Coop. Sociale Girogirotondo, Monica borghi, del Centro Donna Giustizia di Ferrara, e Angela Gamberini, operatrice Sportello Antiviolenza Iris.
Sempre presso il Centro Laguna, il prossimo 11 maggio alle ore 14:30, si svolgerà, inoltre, un altro importante incontro che riguarderà la costituzione di una rete inter-istituzionale formata da una pluralità di soggetti del territorio che a diverso titolo possono collaborare per sostenere e aiutare le donne vittime di violenza. Nel corso di questo secondo appuntamento, sarà, infatti, costituito un tavolo distrettuale con la partecipazione dei Comuni, della Cooperativa Sociale Girogirotondo, del Centro Donna Giustizia, delle forze dell’ordine, delle scuole del territorio, dei servizi socio-sanitari, delle associzioni femminili e di volontariato. Per informazioni: 0533 318702 – pubblicaistruzione@comune.comacchio.fe.it.

tag:

COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it