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da: un gruppo di donne ferraresi

Flash mob
Apriamo le frontiere!
UN PONTE DI CORPI
su tutte le frontiere e in tutte le piazze d’Europa

SABATO 6 MARZO 2021, Dalle ore 15:00, a FERRARA in piazza Trento Trieste

Il 6 marzo un gruppo di donne, riconoscendosi nel Manifesto “Un Ponte di Corpi” promosso da Lorena Fornasir, attivista sulla rotta balcanica al di là e al di qua del confine, tra Bosnia e Trieste, costruirà con i propri corpi un ponte simbolico di attraversamento della frontiera, per denunciare le continue violenze e i respingimenti di cui sono vittime le persone che tentano di raggiungere la loro meta.
Anche Ferrara non si volta dall’altra parte, aderisce e partecipa al ponte di corpi che attraverserà idealmente le frontiere europee per porre fine ai respingimenti a catena.
Non possiamo più fingere di non sapere e continuare a consegnare al mondo menzogne su menzogne dalla “colta” Europa.
Noi saremo i corpi che non abbandoneranno altri corpi al loro destino di freddo, violenza e morte. Noi decidiamo adesso di essere coloro che saranno ponte di corpi per altri corpi che dalla rotta balcanica risalgono e che troveranno donne e uomini da cui saranno amati, curati, ricomposti dallo smembramento del corpo e della mente. Con spirito di sororità attiviamo un ponte di donne e uomini che hanno a cuore l’umanità, che compiono azioni, che mettono al sicuro la vita finché non è pronta per tornare al mondo.
Noi siamo un ponte di corpi che salva la scia di corpi martoriati, nostri compagni di viaggio sulla terra che è madre di tutte e di tutti senza confini.

NOI DONNE DICIAMO
NO alla violenza dei respingimenti
che non consentono neppure la legittima presentazione delle domande di asilo

NO al razzismo e alla discriminazione
che da sempre conosciamo

SI al diritto insito in ogni corpo di potersi muovere
e andare dove ritiene di poter vivere una vita degna

Il 6 marzo saremo in tante/i ad accorrere sui confini, ad attraversarli, a ribellarci alla disumanità, costruendo un grande movimento di solidarietà insieme a tutte le persone che hanno a cuore i diritti umani, la giustizia e che non tollerano la barbarie.
La partecipazione è a titolo assolutamente personale. È obbligatorio l’utilizzo di mascherine e il rispetto del distanziamento.
Si invitano i partecipanti a indossare un sacco nero della spazzatura (che i migranti lungo la rotta balcanica indossano per proteggersi da pioggia e vento) e cartelli ispirati al manifesto “Per un ponte di corpi”.

Per info e adesioni: unpontedicorpi.fe@gmail.com

In copertina: Croazia confine (foto Amnesty International)

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Redazione di Periscopio


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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