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Il Parsifal Piano Trio, anima nel tango di Astor Piazzolla.

Il talento e l’eccellenza di Jalle Feest, di Emilia Slugocka e di Anna Paola Milea si mescolano e si fondono in un Trio nelle cui vene scorre sangue musicale viennese, polacco ed italiano. “Parsifal è colui che viaggia alla ricerca di una qualità che non si può trovare lungo strade conosciute. Parsifal viaggia alla ricerca di ciò che altri hanno dimenticato…”: è, nella scelta del nome, il contenitore degli intenti artistici profondi e comuni del Trio.

Tre donne con personalità, stili ed appartenenti a culture diverse rendono la formazione unica nella sua essenza. Nato nel 2001 dall’amore per la ricerca della qualità e dal piacere per la riscoperta di brani e compositori poco conosciuti, spaziando dal Classicismo, al Novecento ed alla musica contemporanea, il Parsifal Piano Trio firma il progetto discografico “Trio for Tango” con l’etichetta prestigiosa Luna Rossa Records della Corrado Production.

“Il progetto discografico è incentrato sulle trascrizioni e conferma l’assunto secondo il quale la musica di Piazzolla esiste solo nel momento in cui la si suona […]; il testo non presenta caratteri risolutivi ma necessita di integrazioni predeterminate o create estemporaneamente da parte degli interpreti” (cit. R. Piana).

Le trascrizioni del CD sono curate da tre musicisti italiani: Roberto Piana, José Bragato e Gian Luigi Zampieri. Determinante ed originale l’inserimento delle percussioni, con gli arrangiamenti e l’esecuzione di Alessandro Monteduro.

Il lavoro è superbo: caratterizzato da elegante grazia esecutiva, viva partecipazione emotiva e fervida passionalità, con una resa perfetta nei dettagli del sound “argentino”, contiene tutti gli elementi essenziali per restituire all’ascolto la bellezza e l’anima del tango di Astor Piazzolla per violino, violoncello e pianoforte.

Jalle Feest, di origine austro-francese, è nata a Vienna dove si è diplomata con il Maestro A. Arenkow e ha seguito con passione le lezioni di musica da camera col pianista F. Rados. A 13 anni ha vinto il primo premio al concorso nazionale austriaco “Jugend Musiziert” e, nello stesso anno, è stata selezionata tra i giovani talenti dall’Associazione “Musica Juventutis”, con sede al Konzerthaus di Vienna. Si è esibita in tutta Europa come solista, anche con orchestra, presso importanti teatri come Gewandhaus Leipzig, Konzerthaus Vienna, Wiener Konzerthaus, Brucknerhaus Linz, Feltspielhaus Berlin, Serate Musicali di Milano, Accademia Filarmonica Romana. È stata premiata ai concorsi internazionali di Musica da Camera di Trapani e al “Vittorio Gui” di Firenze, in duo con pianoforte, e in altri concorsi con il Trio Dalibor. Nel 1999 ha vinto il concorso internazionale per entrare a far parte dei primi violini dell’Orchestra Nazionale di Santa Cecilia, con la quale effettua tournée, esibendosi nei maggiori teatri e festival del mondo. Nel 2020 è entrata a far parte del Parsifal Piano Trio, con il quale ha inciso un CD dedicato ad Astor Piazzola.

Emilia Slugocka, nata a Duszniki Zdroj (Polonia), comincia l’educazione musicale all’età di 6 anni. Durante gli anni di studio e perfezionamento collabora come 1° violoncello con l’Orchestra Sinfonica e l’Orchestra da Camera dell’Accademia di Musica di Breslavia sotto la guida di Maestri quali Kurt Masur, Tadeusz Strugala, Marek Pijarowski, Ulrich Nikolai, Alexander Walker. Svolge parallelamente attività cameristica in trio suonando in USA, Messico, Francia, Olanda e Germania. Nel 2008 vince il concorso per il violoncello di fila nell’orchestra del teatro dell’Opera di Breslavia (PL). Docente di violoncello dal 2011 presso l’Accademia Musicale “CLIVIS”, la scuola di musica “Musica in Corso” di Roma e l’“Artipelago” di Castelnuovo di Porto, suona regolarmente con l’Orchestra del Conservatorio S. Cecilia di Roma, l’Orchestra Italiana del Cinema, l’Orchestra Klassica nuova, la Camerata Barocca “Claudio Monteverdi”, l’Orchestra Sinfonica del Tuscia Opera Festival. È membro del Parsifal Piano Trio dal 2016.

Anna Paola Milea, si è diplomata in pianoforte presso il Conservatorio “F. Cilea” della sua città natale, Reggio Calabria, ed ha conseguito successivamente il Diploma accademico di II° livello in musica da camera con il massimo dei voti e la lode presso l’Istituto Musicale Pareggiato “G. Braga” di Teramo con tesi sui trii con pianoforte di Dmitrij Šostakovič. Ha partecipato a numerosi concorsi sia da solista che in formazioni cameristiche, riportando brillanti risultati. Nel 2003 è stata invitata dalla Società Dante Alighieri di Mosca a suonare nella capitale russa in duo con il clarinettista Giampiero Giumento, in occasione del trecentesimo anniversario della fondazione San Pietroburgo. È docente di pianoforte presso il Conservatorio “San Pietro a Majella” di Napoli e svolge un’intensa attività concertistica in diverse formazioni cameristiche presso importanti istituzioni musicali ed ha fatto parte, in qualità di pianista, clavicembalista ed organista, di diverse formazioni orchestrali. È membro fondatore del Parsifal Piano Trio.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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