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Settembre è tradizionalmente un mese cruciale per il trasporto pubblico: segna la ripartenza dopo la pausa estiva con la riapertura delle scuole e la ripresa del traffico per gli spostamenti di lavoro dei pendolari.
Più che intensa l’affluenza nelle biglietterie Tper che hanno per questo rafforzato la presenza del personale di sportello e di quello dedicato all’informazione.
In questo modo l’azienda intende fornire alla propria utenza risposte il più rapide possibili riducendo al minimo i disagi.
Nella sola giornata di ieri si sono recati nelle biglietterie di Bologna oltre 1000 utenti.
Da sottolineare che alla tradizionale campagna per il rinnovo degli abbonamenti quest’anno si aggiunge l’importante novità, decisa dalla Regione Emilia Romagna, dell’integrazione urbana gratuita per l’uso dei bus per coloro che sottoscrivono un abbonamento ferroviario

INFORMARSI IN TEMPO PER USUFRUIRE DI TUTTE LE NOVITA’
Web, telefono e sportelli informativi Tper: un ventaglio di possibilità per viaggiare informati
Tper ha potenziato in questi giorni gli strumenti per dare supporto e informazioni ai propri utenti.
Per maggiori approfondimenti sulle tratte ferroviarie e sulle zone tariffarie interessate dal provvedimento “Mi muovo anche in città”, sulle modalità di rimborso (da richiedere dal 10 settembre fino al 10 ottobre 2018) di quote di integrazione urbana non godute per abbonamenti annuali già in essere, per le modalità relative agli abbonamenti mensili e per qualsiasi altro dubbio, l’invito è dunque a consultare la pagina www.tper.it/mimuovoancheincitta o a contattare telefonicamente il call center 051290290, a cui sarà possibile accedere a tutte le informazioni utili e dettagliate. Anche i centri informativi Tper di via Marconi 4 e dell’Autostazione, a Bologna, la biglietteria di Imola e il PuntoBus della Stazione di Ferrara e la biglietteria mobile di Comacchio sono a disposizione per consentire a cittadini e utenti di viaggiare informati sulle novità recentemente introdotte e di poterne fruire al meglio.

ABBONARSI SENZA FARE CODE
Per evitare code l’azienda ricorda poi due consigli sempre utili: giocare d’anticipo o affidarsi a soluzioni di grande praticità, fruibili anche online o a uno sportello bancomat.
Considerato che l’inizio della validità degli abbonamenti annuali personali può decorrere, a scelta del cliente, da uno qualsiasi dei 30 giorni successivi all’acquisto, le nuove sottoscrizioni o i rinnovi possono essere fatti senza aspettare i giorni di settembre in cui le biglietterie sono più frequentate, coincidenti con l’imminente ripresa dell’attività scolastica.
L’abbonamento annuale, poi, offre un ulteriore vantaggio per chi lo possiede: se non rientra in casi particolari, è rinnovabile anche presso gli sportelli bancomat di Unicredit, Carisbo e delle banche del Gruppo Intesa oppure online sul sito web di Tper, senza costi aggiuntivi; anche chi si abbona per la prima volta può farlo attraverso il sito, seguendo le semplici istruzioni e pagando con la carta di credito.
Tutte le informazioni relative ad abbonamenti, convenzioni, prezzi e modalità d’acquisto sono consultabili sul sito di Tper, al link: www.tper.it/abbonati .

SETTEMBRE TRA ABBONAMENTI E NOVITÀ

Parte la campagna abbonamenti annuali Tper
Con l’approssimarsi della fine dell’estate, Tper lancia come ogni anno la propria campagna abbonamenti annuali per i servizi di bus e treni, sui quali ogni anno vengono effettuati oggi più di 154 milioni di viaggi.
La campagna punta sia ad agevolare il rinnovo del titolo di viaggio degli oltre 89.000 abbonati annuali Tper, sia ad informare chi per la prima volta sceglie la praticità e la convenienza dell’abbonamento.
La certezza del prezzo bloccato per un anno, la possibilità di rateizzazione, gli sconti per giovani under 27 e per utenti senior, le agevolazioni per famiglie: la convenienza per chi si abbona per un anno è certamente la migliore garanzia offerta dall’abbonamento annuale al servizio di trasporto pubblico. In più, ai titolari di abbonamento annuale, Tper riserva vantaggi anche in tema di acquisti, cultura, sport, tempo libero, divertimento e utilità quotidiana: promozioni offerte da sempre più numerosi partner commerciali e istituzionali che accrescono ulteriormente la convenienza.

“Mi muovo anche in città”: dal 1° settembre bus gratis in area urbana per chi ha l’abbonamento del treno
Da sabato 1° settembre, grazie a “Mi muovo anche in città”, l’integrazione tariffaria tra treno e bus offerta gratuitamente dalla Regione Emilia-Romagna, con un abbonamento al servizio ferroviario regionale si potrà viaggiare, senza pagare alcuna integrazione, anche sugli autobus dell’area urbana in 13 città della regione: le nove città capoluogo più Carpi, Imola e Faenza. La gratuità dei mezzi pubblici varrà sia nella città di partenza che in quella di arrivo.

Dell’autobus gratuito in area urbana potranno beneficiare i possessori di abbonamenti a tariffa Trenitalia per tratte superiori ai 10 Km e i possessori di abbonamenti annuali e mensili Tper, con data anche anteriore al 1° settembre 2018, per le linee Bologna-Portomaggiore, Bologna-Vignola, Ferrara-Codigoro, Suzzara-Ferrara, Parma-Suzzara.

Per queste cinque linee gli abbonamenti devono avere origine o destinazione nelle città di Bologna, Ferrara, Parma e l’altro estremo del viaggio in una zona tariffaria attraversata da una delle suddette linee ferroviarie o in una zona in cui sono previsti servizi in coincidenza con una delle tratte ferroviarie Tper. La gratuità dell’integrazione urbana è prevista anche per gli abbonamenti con le stesse caratteristiche di origine e destinazione, anche se gli spostamenti sono effettuati sui bus extraurbani Tper.
Per usufruire della nuova opportunità sarà necessario sostituire la propria tessera MiMuovo; per facilitare la sostituzione delle tessere, agli abbonati annuali delle tratte ferroviarie citate (ad eccezione di quelli della Parma-Suzzara, le cui tessere non devono essere sostituite) Tper ha provvedendo nei giorni scorsi ad un invio postale a domicilio di tessere con il nuovo abbonamento da ricaricare alla scadenza di quello già in loro possesso.
Sempre dal 1° settembre, la Regione Emilia-Romagna ha previsto l’entrata in vigore di un’altra importante novità in direzione dell’integrazione dei servizi: con l’abbonamento annuale o mensile Tper per l’area urbana di Bologna sarà possibile utilizzare anche i treni regionali Trenitalia e Tper all’interno dell’area urbana stessa.

Da: Tper SpA

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TPER


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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