Skip to main content

Da Ufficio Stampa Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio

Carissimi fratelli e sorelle,
nel volgere lo sguardo a Colui che ci invita alla celebrazione comunitaria della Pasqua, ci prepariamo con gioia e consapevolezza al tempo della Quaresima, cammino pedagogico di conversione e di rinnovamento operato dalla Grazia dentro la vita di ciascuno. In questi giorni l’Ufficio liturgico diocesano sta inviando a tutte le parrocchie il sussidio quaresimale preparato dagli uffici della CEI – disponibile anche sul sito quaresima2018.​chiesacattolica.​it​ -, che offre commenti alla Parola di Dio, indicazioni liturgiche e suggerimenti musicali, dal mercoledì delle ceneri fino alla domenica di Pasqua, che “mostrano la bellezza e la profondità dell’itinerario cristologico pasquale dell’anno B e la ricchezza del Triduo pasquale, vertice dell’anno liturgico”, come si legge nell’introduzione.
Nel suo messaggio per la Quaresima, il Santo Padre Francesco ha voluto indicare il grande pericolo del “raffreddamento dell’amore” (Mt 24,12) quale possibile conseguenza di un’epoca, la nostra, in cui gli eventi dolorosi e i falsi profeti ingannano molti, alimentando individualismo ed egoismo tanto da lasciar intravvedere la minaccia di spegnere nei cuori la carità, che è centro di tutto il Vangelo.
Dobbiamo riconoscere questi falsi profeti che propongo facili soluzioni alle sofferenze e ai bisogni, e tolgono dignità, libertà e capacità di amare, rendendo il nostro cuore insensibile e spegnendo l’ardore missionario. Papa Francesco ci ricorda: “Se come noi siete afflitti dal dilagare dell’iniquità nel mondo, se vi preoccupa il gelo che paralizza i cuori e le azioni, se vedete venire meno il senso di comune umanità, unitevi a noi per invocare insieme Dio, per digiunare insieme e insieme a noi donare quanto potete per aiutare i fratelli!”. Il rimedio alla chiusura, all’individualismo è quello consolidato di alcune tappe del cammino sulle orme di Gesù: preghiera, carità e digiuno.
Per la preghiera e il digiuno invito a valorizzare nel cammino quaresimale comunitario due momenti significativi da tenersi in tutte le parrocchie:
– la Giornata di preghiera e digiuno per la pace il 23 febbraio prossimo, venerdì della prima Settimana di Quaresima. “La offriremo – ci ha ricordato Papa Francesco – in particolare per le popolazioni della Repubblica Democratica del Congo e del Sud Sudan. Come in altre occasioni simili, invito anche i fratelli e le sorelle non cattolici e non cristiani ad associarsi a questa iniziativa nelle modalità che riterranno più opportune, ma tutti insieme”.
– l’iniziativa “24 ore per il Signore” che invita a celebrare il Sacramento della Riconciliazione in un contesto di adorazione eucaristica. Invito, pertanto, parrocchie o unità pastorali, venerdì 9 e sabato 10 marzo, a organizzare una celebrazione penitenziale comunitaria accompagnata dalle confessioni individuali e da un tempo di adorazione, ispirandosi alle parole del Salmo 130,4: «Presso di te è il perdono».
Se la preghiera per la Pace alimenta la consapevolezza della paternità di Dio e il nostro amore filiale al Padre, il digiuno non è fine a se stesso, ma alimenta gesti di condivisione e di compartecipazione. Dal digiuno nascono gesti di carità che guardano vicino e lontano a chi è in difficoltà.
Per la carità quaresimale vi invito a valorizzare due progetti di carità:
– Il Fondo diocesano per il Lavoro. E’ il Fondo nato nel 2017 in diocesi per favorire borse e tirocinii lavorativi per persone che faticano a trovare un accompagnamento nell’esperienza lavorativa o che sono usciti improvvisamente dal mondo del lavoro. Sono già state attivate alcune borse lavoro nel nostro territorio.
– Una Casa di Accoglienza in Ucraina. Un parroco ucraino greco-cattolico, che vive al confine tra Russia e Ucraina, dove la guerra continua ad uccidere e a fare profughi, ha costruito una Casa dell’accoglienza per persone e famiglie di profughi, orfani di guerra nella parrocchia di Poltava. Sono molte le collaboratrici familiari dell’Ucraina che vivono anche nella nostra Diocesi e che hanno anche al fronte i propri figli o mariti, in questa guerra dimenticata al confine dell’Europa.
Le offerte raccolte nelle diverse iniziative diocesane e parrocchiali, come anche dei singoli fedeli e delle famiglie, in questo tempo quaresimale possono essere versate agli uffici dell’Economato della Curia, specificando la causale.
Il Signore vi benedica e accompagni i vostri passi di vita cristiana nel cammino quaresimale, per vivere insieme la gioia della Pasqua.
Ferrara, 11 febbraio 2018, Memoria della Madonna di Lourdes

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it