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Da: TEDx Bologna

Facilitare il cambiamento!Questo il pensiero condiviso a TEDxBologna 2016
Sabato 22 ottobre 2016 Ore 10,00 Teatro Comunale di Bologna. Largo Respighi, 1 Bologna

Un’edizione incentrata sulle persone: quali sono i miti da sfatare, come affrontare il cambiamento, quali sono i nuovi paradigmi sociali a cui bisogna adattarsi? Queste alcune delle domande a cui risponderanno i 14 speaker che si racconteranno su uno dei più antichi teatri di Bologna. Le loro esperienze e ricerche come testimonianza di come nel mondo ognuno di noi può avere un nuovo ruolo sociale ed economico.

Più di 700 biglietti venduti a pochi giorni dall’inizio della sesta edizione di TEDx Bologna 2016. Il filo conduttore quest’anno è di matrice più sociale, legata al pensiero delle persone, infatti, il tema è la transizione, il cambiamento può essere costruttivo solo se cambiamo la nostra linea di pensiero. Quattordici speaker provenienti da tutta Italia e diversi da Londra, si alterneranno sul prestigioso palco del Teatro Comunale di Bologna. La loro particolarità? Sono uomini e donne che hanno fatto del ‘cambiamento’ un’opportunità per la società in cui viviamo.
‘I cambiamenti a cui siamo sottoposti avanzano esponenzialmente – sostiene Andrea Pauri, curatore dell’evento – e ci collocano nella perenne condizione di essere in transizione. Abbiamo un caleidoscopio di possibilità tra le quali orientarci e occorre focalizzarsi sulle idee migliori per ognuno di noi e iniziare un processo di adattamento se vogliamo vincere le sfide che la vita ci propone. Queste le tre declinazioni del tema principale: che hanno dato vita al TEDxBologna 2016’.
Tra gli speaker. Giovanna Castelli, co-fondatrice dell’associazione ‘Bambini di Dharma’, dedita all’assistenza affettiva ed emotiva dei neonati abbandonati negli ospedali e in attesa di adozione; Alessandro Valera, direttore di Ashoka Italia, che ci racconterà come nel corso della storia diversi cambi di paradigmi, rivoluzionari al momento in cui sono stati formulati, sono a poco a poco diventati principi universali che guidano l’umanità contemporanea. Luca Lombroso, meteorologo spiegherà le implicazioni climatiche e sociali a cui il pianeta Terra sta andando incontro e se gli accordi della COP 21 costituiscono un reale vantaggio.

Gli speaker
Giovanna Castelli-Brescia. Fondatrice de ‘I bambini di Dharma’ a Brescia, associazione che si occupa dei bambini abbandonati alla nascita negli ospedali, che vivono il limbo dell’attesa dell’adozione. ‘I bambini di Dharma’ dispensa loro attenzioni, amore e coccole e quel contatto umano che altrimenti non potrebbero conoscere. L’associazione si occupa però, più in generale, di tutti i bambini che si trovano, per i motivi più disparati, negli ospedali della città per portare supporto affettivo e calore umano.
Antonio Conenna-Bari. Fisico e Presidente della fondazione H2U – Università dell’Idrogeno – di Bari, si occupa da oltre trent’anni di energie rinnovabili e politiche energetiche, basate in particolare sull’idrogeno. E’ stato dirigente di Greenpeace in qualità di responsabile della campagna ‘Per un futuro libero dal nucleare’.
Duccio Caccioni-Bologna. Agronomo ed esperto agroalimentare è direttore Marketing & Qualità del Centro AgroAlimentare di Bologna (CAAB), Presidente della Borsa per i Prodotti Biologici della Camera di Commercio di Bologna, editor della rivista internazionale Fresh Point Magazine, componente del Consiglio di Amministrazione della ONG internazionale Action Aid. È un attivo pubblicista in Italia e all’estero, nonché autore di libri e documentari in tema agricolo ed agroalimentare. Ha svolto attività di docenza presso le Università di Bologna, Parma, Palermo, Oslo e Glasgow.
Rodolfo Lewanski-Bologna. Professore associato presso la facoltà di Scienze Politiche di Bologna, si occupa di democrazia partecipativa e deliberativa. Argomento molto sentito negli ultimi anni, in seguito alla crisi di legittimità partitica e, più in generale politica. Lewanski si chiede: ‘Se le élites politiche e le istituzioni rappresentative soffrono di una crisi di legittimità agli occhi dei cittadini (non solo in Italia), come possiamo prendere buone decisioni che godano di un ampio consenso?’
Osvaldo Danzi-Toscana. Fondatore della Business Community FiordiRisorse nominata da Linkedin come caso di successo italiano, l’ideatore dell’unico Master manageriale definito etico, lowcost itinerante che in cinque anni ha coinvolto oltre 80 aziende italiane. Alcune delle domande a cui risponderà: Quali sono gli strumenti e le idee che non funzionano più nella scelta delle persone nelle aziende? Quali sono gli elementi per ingaggiare le persone?
Luca Lombroso-Modena. E’ meteorologo, personaggio televisivo, conferenziere e divulgatore ambientale. In Radio è il meteorologo di fiducia di Caterpillar AM, su Radio due RAI. Lavora inoltre come free lance e svolge la sua attività presso l’Osservatorio Geofisico del DIEF. A lui il compito di spiegare le implicazioni climatiche e sociali a cui il pianeta Terra sta andando incontro.
Simone Al Ani. Di origine Italo-Irachena, già da adolescente intuisce la sua vera natura, che lo porterà a scelte non convenzionali. E’ partito dalla fotografia al cinema, dalla giocoleria all’illusionismo, approda alle arti mimiche e gestuali. Nel 2015 vince ‘Italia ‘s Got Talent’ ammaliando i giudici con la sua performance: ‘Manipolazione Dell’Invisibile’
Greta Rossi-Bologna. E’ changemaker e youth coach. E’ co-fondatrice e CEO di ‘Ākāśa Innovation’, no profit londinese, che opera nel sociale, nata con lo scopo di ispirare e formare la nuova generazione di changemaker. E’, inoltre, co-fondatrice del progetto ImpactAimers, un’iniziativa nata dalla Ashoka ChangemakerXchange che mira a connettere giovani Changemakers attraverso esperienze all’estero. Rossi propone l’evoluzione dell’amministratore delegato in una nuova figura ‘Capo Empatia Officer’.
Alessandro Valera-Milano. Direttore di Ashoka Italia punta a coalizzare tutti i changemaker, gli attori del cambiamento, in ogni parte del mondo e in ogni settore, i cosiddetti imprenditori sociali. Per promuovere il cambiamento sociale positivo si investe negli imprenditori sociali (gli Ashoka Fellows ) con soluzioni innovative che siano sostenibili e attuabili, sia a livello nazionale che globale. Praticamente: raccolgono idee visionarie e le finanziano per accelerare il cambiamento.
Emanuela Zaccone-Roma. Co­-Founder e Marketing Manager di TOK.tv Digital Entrepreneur con oltre 9 anni di esperienza Dal second screen alla realtà virtuale il talk di Zaccone ripercorrerà i mutamenti tecnologici e sociali intervenuti in questi anni per dimostrare come tutti siamo parte del cambiamento. E come il video sia il fattore abilitante di questa trasformazione.
Stefano Tresca-Londra. Fondatore di Level 39 acceleratore Fintech a Londra. Tresca si chiede: ‘Proprio in questo momento, un’Intelligenza Artificiale che si alimenta a cappuccini investe i risparmi dei teenager di New York. Una coppia di giovani Indonesiani si sposa grazie ad un’app che paga il pranzo di matrimonio. In Kenia stanno organizzando una raccolta fondi con lo smartphone per aiutare i malati, anche se molti dei partecipanti non hanno un conto in banca. Si dice che ‘Il denaro fa girare il mondo’. Ma se il denaro è cambiato il mondo può rimanere lo stesso?’
Luca Mazzucchelli-Londra: Vicepresidente dell’Ordine Psicologi della Lombardia, Ha fondato il Canale Youtube ‘Parliamo di Psicologia’, che è partner ufficiale di YouTube. Luca Mazzucchelli, psicologo, dopo anni di studi ed esperienze sul campo, analizza le principali strategie che le persone utilizzano di fronte ai momenti di crisi e racconta quella più efficace per cambiare le cose che non vanno come vorremmo.
David ‘folletto’ Casali-Londra. Meglio conosciuto come Folletto, è un designer experience di design ibrido, una professione posta al crocevia delle sue più grandi passioni: il design, la psicologia e la tecnologia. Considera la transizione come facilitatore del cambiamento. Parlerà della morte dell’ego a favore della collaborazione tra cervelli. Casali dice: le idee migliori nascono da collaborazioni. In questo talk identificherà l’ego, capiremo come può essere gestito e quali sono i benefici personali e professionali di andare oltre.
Stefano Zamagni-Bologna. Insegna all’Università di Bologna e alla Johns Hopkins University. È membro del Comitato scientifico di numerose riviste economiche nazionali e internazionali, è autore inoltre di numerose pubblicazioni di carattere scientifico. Ha ricevuto numerosi premi, tra cui il St. Vincent per l’economia, nel 1989. Dal 2004 è socio dell’Accademia Nazionale delle Scienze, Lettere e Arti di Modena.

TED, Technology Entertainment Design, era all’origine solo una conferenza annuale che si tiene a Monterey. Adesso è un format che dalla California si è diffuso in tutto il mondo, diventando sinonimo di innovazione, non solo per i suoi contenuti, ma anche per il suo spirito, riassunto nello slogan ‘ideas worth spreading’, idee che vale la pena diffondere. Raccontate dalla voce di chi le ha. TEDx’ sta per ‘independently organized event’, ovvero, ‘evento organizzato in maniera indipendente’ e per questo non assimilabile o confondibile con la conferenza TED.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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