Skip to main content

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Si avvicina un altro fine settimana pre-natalizio con un ponte lungo, che comprende la festività dell’Immacolata e che merita di essere vissuto interamente sul territorio. Domenica 6 dicembre torna la rassegna itinerante “I colori del Natale” con i Burattini di Massimiliano Venturi che, per l’occasione faranno tappa nel teatro parrocchiale di San Giuseppe. Appuntamento per grandi e piccini, a partire dalle ore 16 con “La tradizione dei Burattini”. Dopo il tutto esaurito registrato domenica scorsa a Volania, questa volta andranno in scena i celebri personaggi di Fagiolino e Sganapino, protagonisti di alcune delle più belle farse del teatro dei burattini, rivisitate e attualizzate ai ritmi e ai gusti contemporanei. Intrecci, risate e lazzi in cui i due squattrinati protagonisti verranno trascinati in vicende al limite dell’impossibile, uscendone sempre vincitori grazie agli strafalcioni dialettali, alla loro ingenuità popolare e alle sonore bastonate che impartiscono ai propri avversari. Uno spettacolo recitato all’improvviso, alla vera maniera della Commedia dell’Arte, ricco di duelli, inseguimenti e baruffe da risolvere a suon di bastonate.
Il prossimo appuntamento con “I Colori del Natale” è fissato per domenica 13 dicembre: un doppio evento animerà il pomeriggio, segnando al contempo la conclusione del programma itinerante e l’inizio degli eventi in centro storico. L’ingresso agli spettacoli è gratuito. Infoline 349/0807587 e consultabile anche sul sito www.comacchioateatro.it. Sempre domenica 6 dicembre, dalle ore 10 alle ore 19 Piazza XX Settembre si animerà con “Aspettando il Natale”, grazie ai mercatini dell’ingegno, delle attività artistiche e dell’artigianato, a cura di Ascom. Nel pomeriggio, dalle ore 15.30 via libera a “Bimbi in festa” con trampolieri, mangiafuoco ed acrobati, teatro dei burattini, giochi ed animazione in strada, a cura della cooperativa sociale “Girogirotondo”, de “La Grande Burla” e dell’Ascom.
Sotto la Loggia del Grano, dalle ore 16.30 andrà in scena “Babbo Natale in musica” con intrattenimento musicale a cura del gruppo ZDL ed Ascom. Durante il pomeriggio saranno in distribuzione nello stand dell’ANMI di Comacchio bevande calde e dolciumi. I ragazzi dell’associazione Marasue effettueranno escursioni in batana per i turisti lungo i canali interni.
Al Lido degli Estensi si assisterà ad un’invasione di Babbi Natale con giochi di magia e fantasia, per il divertimento assicurato per tutti, a cura del Consorzio del Lido degli Estensi.
Martedì 8 dicembre, in occasione della Festa dell’Immacolata, tornerà il mercatino dell’ingegno e dell’artigianato insieme a “Bimbi in festa”, al “Sorso di bontà” con bevande calde e dolciumi, sino alle escursioni in batana in centro storico. Inoltre, dopo la funzione religiosa nella concattedrale, si formerà un corteo, in presenza della autorità civili e militari, che culminerà con la deposizione di un omaggio floreale sulla sommità della torre dell’orologio, dove è posta l’effige della Madonna. Saranno i Vigili del Fuoco del distaccamento di Comacchio a deporre l’omaggio floreale.
Nel pomeriggio di martedì 8 dicembre inoltre, la sala polivalente “San Pietro” ospiterà, dalle ore 16, un importante evento a scopo benefico, al quale hanno aderito le compagnie teatrali dialettali “Al batal”, “Briciole di teatro” e la Bottega degli artisti”, oltre alla Mandolinistica di Codigoro, al “Duo Parmiani” e alla “Bottega degli artisti” di Sara Parmiani. Il ricavato delle offerte libere sarà interamente devoluto a favore del Circolo Anziani “Don Bosco”.

tag:

COMUNE DI COMACCHIO

I commenti sono chiusi.


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it