Da: Regione Emilia-Romagna
Con il primo e secondo bando interessati imprese, commercianti, artigiani e professionisti delle aree svantaggiate collocate in 125 comuni. Gli assessori Colla e Lori: “Un aiuto concreto alle aziende, agli esercenti e ai titolari di attività di lavoro autonomo che operano in Appennino e nel ferrarese, ma anche un contributo per sostenere la ripartenza dopo il lockdown”
Sono quasi 6 mila le richieste accolte, con un contributo della Regione di 21,7 milioni di euro, di imprese, commercianti, artigiani e professionisti dell’Appennino emiliano-romagnolo di 100 Comuni che hanno richiesto il taglio dell’Irap con il primo bando del settembre 2019.
Un aiuto concreto alle aziende, agli esercenti e ai titolari di attività di lavoro autonomo che operano in Appennino ed esteso, nel secondo bando dell’aprile scorso, anche alle aree del basso ferrarese. Questo secondo bando, chiuso il 29 maggio, ha raccolto oltre 1.200 richieste, in 25 comuni, per un contributo regionale di quasi 4,8 milioni di euro che sarà concesso in proporzione agli importi dovuti, come credito d’imposta, da utilizzarsi per il pagamento negli anni 2020-2022.
Quindi ai 100 comuni coinvolti nel primo bando, per i quali si stanno completando le operazioni di concessione già formalizzate per oltre il 90% delle imprese, si aggiungono ulteriori 25 centri che hanno potuto contare sulla seconda finestra del bando, riservata ai rimanenti comuni montani (secondo i requisiti della normativa regionale in tema di montagna) e alle aree del basso ferrarese.
Sono 1236 le domande ricevute con in testa la provincia di Cesena, seguita da quelle di Ferrara e di Parma. Entro l’estate saranno completate tutte le procedure istruttorie e concessi i relativi contributi.
“Registriamo un esito positivo di questa misura, un aiuto concreto alle aziende, agli esercenti e ai titolari di attività di lavoro autonomo che operano in Appennino e nelle aree svantaggiate del ferrarese, ma anche un contributo per sostenere la ripartenza dopo il lockdown imposto dall’emergenza sanitaria”, commentano gli assessori regionali Vincenzo Colla (Sviluppo economico e lavoro) e Barbara Lori (Montagna e programmazione territoriale). “La quasi totalità delle domande è stata accolta e tutti i 125 comuni destinatari della misura– aggiungono gli assessori Colla e Lori- sono stati coinvolti, a dimostrazione dell’importanza di questo contributo a sostegno delle attività produttive insediate nelle zone interessate. Attraverso il credito d’imposta diamo così un aiuto concreto agli imprenditori che operano dove fare impresa è più difficile. Dopo l’emergenza coronavirus vogliamo ripartire anche da queste piccole comunità, contrastando le difficoltà aggravate da una crisi che il tessuto economico locale rischia di subire in maniera sensibile”.
Questi contributi conservano la propria rilevanza anche alla luce delle nuove disposizioni contenute nel “Decreto rilancio” del Governo, che vede l’abbuono sia della quota del saldo sia per l’imposta Irap 2019 che dell’acconto per il 2020. Il contributo regionale, infatti, potrà essere utilizzato per recuperare anche quanto già versato per l’anno 2019 nei due acconti precedenti, oltre che valere sia per il 2020 che per il 2021.
Presto saranno disponibili sul sito regionale le istruzioni di dettaglio per l’utilizzo del credito d’imposta in sede di dichiarazione Irap, da presentare entro novembre 2020.
Esito 1° bando
Con il primo bando la sola provincia di Bologna ha visto l’assegnazione di quasi 6 milioni di euro, tra cui spicca Sasso Marconi con 196 imprese beneficiarie, seguito da Alto Reno Terme con 155. Sono 5,5 i milioni assegnati in provincia di Modena con Pavullo nel Frignano che ha visto 412 imprese assegnatarie, a seguire la provincia di Reggio Emilia e Parma con rispettivamente 3,5 e 2,5 milioni di euro di risorse assegnate e infine le province di Rimini, Piacenza e Ravenna che complessivamente hanno potuto contare su 2,2 milioni di euro di contributo.
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