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da: ufficio stampa Provincia di Ferrara

Il presidente della Provincia, Tiziano Tagliani, ha incontrato i dipendenti in assemblea nella sala Estense, per fare il punto della situazione su compiti, funzioni e scadenze che attendono l’ente e sulle conseguenze per quanto riguarda la dotazione organica.
Adempimenti a seguito della legge che ha riformato le Province (la Delrio), quella di stabilità e la circolare del ministro Madia (la numero uno del 2015).
Occhi puntati principalmente alla definizione della lista dei soprannumerari, che l’ente dovrà formalizzare entro la fine di marzo, come conseguenza del calo pari al 50 per cento delle spese per il personale voluto dalla legge di stabilità e del riordino delle funzioni, alla luce della distinzione tra quelle fondamentali (strade, edilizia scolastica, territorio e ambiente), stabilite dalla legge Delrio, e quelle delegate dalla Regione.
Su quest’ultimo punto l’orientamento di Viale Aldo Moro sembra essere la conferma di quelle finora delegate, con l’impegno annunciato per il 2015 di coprire il cento per cento dei costi pari a 28 milioni di euro per le nove Province emiliano romagnole.
Al netto di questa manovra, per una parte degli esuberi di personale potrebbero aprirsi le porte di alcune aziende pubbliche regionali come Ergo (per il diritto allo studio) e Arpa.
Riguardo alle mobilità verso amministrazioni statali (esempio il Ministero di Grazia e Giustizia) la circolare Madia, in coerenza con la legge di stabilità, apre alla possibilità di trasferimenti senza oneri per le Province, anche se restano da definire modalità e procedure del percorso.
Tuttora, invece, si è in attesa d’indicazioni precise per le mobilità di personale verso i Comuni.
In ogni caso, e in un quadro regolamentare che ancora attende maggiore chiarezza, il 50 per cento del ruolo soprannumerario sarà il risultato dell’operazione di sottrazione dall’attuale dotazione organica del Castello Estense (circa 420 dipendenti) di pensionamenti e prepensionamenti, degli sbocchi nelle amministrazioni dello Stato dei dipendenti in forza ai Centri per l’impiego e alla Polizia provinciale (stabilito dalla legge), della rimodulazione delle funzioni delegate dalla Regione (le decisioni della Giunta regionale e il lavoro in corso degli Osservatori regionali) e dei chiarimenti attesi su alcune funzioni peculiari che la Provincia estense svolge pur non essendo fondamentali, come la gestione del Castello Estense, l’Idrovia e la Sacca di Goro.
Entro fine marzo, quindi, si saprà chi rimane nella dotazione organica del Castello Estense, tenendo però presente che trovarsi nella lista dei soprannumerari non significa il rischio di perdere il posto di lavoro, ma essere inserito nei processi di mobilità verso altre amministrazioni, una volta stabilito l’assetto finale delle funzioni che devono continuare a svolgere le Province.
Nel frattempo si susseguono incontri tecnici a Bologna con la Direzione del personale e delle finanze della Regione, mentre il 17 febbraio in Prefettura è in programma un tavolo con Anci Emilia Romagna sulla questione servizi associati.
Tutti appuntamenti dai quali sono attese altre indicazioni utili per gestire il processo di ricollocamento del personale.

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PROVINCIA DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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