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Da Coldiretti

COLDIRETTI: CESTINI CON FRUTTA, SALAME, MELONI E VINO DOC, TANTO DIVERTIMENTO E MOLTE ATTRAZIONI PER TUTTA LA FAMIGLIA, “LIDI IN CESTA 2017” FA CENTRO E DA APPUNTAMENTO A NUOVE INIZIATIVE.
“Il pic-nic dell’estate 201”, ovvero la terza edizione di Lidi in cesta, ha raccolto un ottimo successo di pubblico e gradimento per la formula di attrazione rivolta soprattutto ai più piccoli, con il contorno di un cestino di prodotti a km zero.

L’appuntamento con il pic-nic dell’estate arrivato ormai alla terza edizione, che si è svolta lo scorso mercoledì 12 Luglio presso il Parco delle Querce a Lido degli Estensi, ha riscosso come ogni anno un grande successo e numerosa partecipazione e gradimento di pubblico. Circa duecento le famiglie di villeggianti, italiani e stranieri, ospiti delle agenzie immobiliari dei Lidi ferraresi, organizzatrici dell’evento, tramite l’Associzione “Noi che ci crediamo ancora”, oltre ai numerosi curiosi e passanti, si sono intrattenuti nel parco, gustando i prodotti tipici ferraresi a Km 0, offerti da Coldiretti Ferrara tramite le aziende di Campagna Amica.
A tutti i partecipanti è stato consegnato un cesto da pic-nic con frutta di stagione, proveniente da aziende agricole ferraresi, pane ferrarese appena sfornato, salame e vino delle sabbie.
I turisti hanno così potuto assaporare, immersi nel verde del parco, il gusto dei prodotti locali, freschi e genuini.
Prodotti che hanno anche potuto acquistare direttamente dalle aziende agricole di Campagna Amica Ferrara, presenti sul Viale delle Querce di Lido degli Estensi, come ogni mercoledì d’estate, fino al 13 settembre, dalle ore 17:00 alle 23:00 con il mercato “Spiaggia e Sapori”, dove trovare a filiera corta i prodotti freschi e le tipicità come frutta, verdura, spezie, aglio, confetture, riso, miele, salumi, formaggi e vino del Bosco. Tutta l’offerta dei prodotti di stagione a km zero, raccolti al momento giusto e al pieno delle loro caratteristiche gustative e salutistiche è stata particolarmente apprezzata, tanti turisti hanno approfittato dei banchetti che hanno offerto loro assaggi, degustazioni e informazioni sulla qualità e caratteristiche dei prodotti.
Ad allietare la serata poi si sono tenute tante animazioni per le famiglie, in parco abbellito con palloncini colorati ed addobbi, con musica e divertimenti per i più piccoli. I “giochi di una volta”, le bolle giganti, un angolo dedicato alla lettura delle fiabe, il trucca-bimbi e la sfilata dei cani, la premiazione del concorso “trasforma la tua bici in un’opera d’arte”.

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COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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