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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Corsini: “Semplifichiamo riducendo gli adempimenti per i privati e valorizzando il ruolo dei Comuni. E’ primo passo verso il distretto turistico della costa a burocrazia zero”

Semplificazione delle modalità di utilizzo del demanio marittimo con finalità turistica, piena assegnazione delle funzioni in materia ai Comuni e definizione del “Rue” (Regolamento urbanistico edilizio) come strumento di regolazione dell’uso dell’arenile.
Sono le tre novità del progetto di legge regionale in materia di demanio approvato dalla Giunta regionale.
“E’ il primo passo del distretto turistico a burocrazia zero”, spiega l’assessore regionale a Turismo e commercio Andrea Corsini. “L’obiettivo del nuovo testo, che prevede anche l’istituzione della nuova cabina di regia regionale del distretto della costa per attuarne i contenuti, è infatti semplificare e ridurre gli adempimenti per gli operatori valorizzando al contempo il ruolo degli Enti locali nel rapporto con il territorio. La legge regionale n.9 del 2002 sull’esercizio delle funzioni amministrative in materia di demanio marittimo e delle zone di mare territoriale ha costituito un importante strumento normativo soprattutto nella prima fase di delega dallo Stato alle Regioni”, aggiunge l’assessore. “Ora, pur riconoscendo e apprezzando l’importante lavoro svolto dai Comuni insieme alla Regione, occorre semplificare la legge anche per adeguare i procedimenti alle nuove norme comunitarie e statali. Il processo di ‘sburocratizzazione’ e il pieno conferimento dell’esercizio delle deleghe ai Comuni sono, inoltre, non più procrastinabili dopo la costituzione del Distretto turistico balneare della costa emiliano romagnola”.

Le novità del pdl sul demanio:
Per quanto riguarda la semplificazione delle modalità di definizione delle direttive per la disciplina degli usi del demanio marittimo con finalità turistiche, il progetto intende uniformare la disciplina di taleprocedimento a quello, più snello, previsto per l’acquacoltura e i porti (che prevede l’approvazione da parte della Giunta, sentita la commissione consiliare competente).
Tale semplificazione può consentire di ridurre i tempi per gli adeguamenti che si dovessero rendere necessari, pur mantenendo inalterato il principio di condivisione delle norme con i portatori degli interessi coinvolti attraverso gli organismi permanenti di consultazione previsti dalla legge.
L’altra novità riguarda l’attribuzione delle funzioni in materia di demanio ai Comuni ribaltando il principio contenuto nella legge vigente per cui la Regione esercita tutte le funzioni amministrative non espressamente attribuite agli Enti locali.
Visto che nei quindici anni passati è stato possibile portare a termine un progetto speciale sul demanio che ha consentito la formazione negli Enti di professionalità e competenze, con la modifica che si intende introdurre saranno i Comuni competenti per territorio ad esercitare le funzioni amministrative non espressamente mantenute dalla Regione.
In particolare, inoltre, saranno abrogati sia l’obbligo per gli Enti locali di chiedere la concessione alla Regione per i beni demaniali per i quali risultino autorità concedente qualora utilizzate per finalità pubbliche, sia la previsione anacronistica del ricorso gerarchico al presidente della Giunta regionale. Viene, infine, sancito che anche le funzioni relative alla riscossione dei canoni siano conferite ai Comuni.
Per quanto riguarda la definizione dello strumento contenente il piano comunale sugli usi dell’arenile, si stabilisce chesarà il “Rue” (Regolamento urbanistico edilizio) al posto del “Poc” (Piano operativo comunale”). Tale regolamento, infatti, non ha scadenza a differenza del Poc, ferma restando la facoltà di ciascun Comune di disciplinare in modo particolareggiato interventi su singole parti dell’arenile.

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