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Sorrisi e scossoni…

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di Lorenzo Bissi

Dopo gli esiti delle presidenziali degli Stati Uniti d’America, sono molti quelli che pensano che la democrazia sia morta. Il risultato è considerato da tutti inaspettato, ha stupito l’opinione pubblica, anche se probabilmente non ci saranno enormi sconvolgimenti politici ed economici a livello mondiale.
Il merito di Trump, gli va riconosciuto, è stato quello di riuscire a raccogliere i voti della parte di popolazione che non si sente più rappresentata dalla politica tradizionale, quella fetta di cittadini che si chiede quale sia veramente il potere che ha in mano. L’8 novembre 2016 hanno vinto gli (in)consapevoli.
Per ora non ci resta che vedere Donald Trump all’opera, sperando che questo grande “scossone”, come alcuni lo hanno definito, possa far rinascere nella nostra vecchia Europa una rinnovata voglia di scendere in campo per ridare vita ai suoi organi governativi che ora come ora sono così pieni di politicanti senza ideali da risultare vuoti.
Prima che altri avvenimenti di cui non si può prevedere la portata accadano, forse sarebbe necessario ripensare alla democrazia che vogliamo.

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Redazione di Periscopio



PAESE REALE
di Piermaria Romani

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)