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Da: Ufficio Stampa Comune di Codigoro
Anche i Comuni del Distretto socio-sanitario Sud-Est hanno aderito al progetto della Regione Emilia Romagna, finalizzato a contrastare il divario digitale .
Sono state riconosciute specifiche risorse regionali, che mettono al centro la piena attuazione del diritto allo studio, per tutti gli alunni delle scuole di ogni ordine e grado che, per condizioni familiari, sociali ed economiche, non sono in possesso di strumenti tecnologici in grado di assicurare loro un adeguato percorso formativo.
Per queste finalità, ai Comuni di Codigoro, Comacchio (ente capofila), Lagosanto, Fiscaglia, Goro, Mesola, Ostellato, Portomaggiore ed Argenta, la Regione Emilia Romagna ha stanziato risorse per un importo pari a 60.156.00 euro.
Al budget regionale si somma anche una donazione, di importo pari a 17.032,00 euro, offerta dalla casa editrice Zanichelli, anch’essa tesa all’acquisto di strumentazioni digitali, riservate esclusivamente agli alunni delle scuole primarie.
L’importo complessivo delle risorse a disposizione dei Comuni del Distretto Sud-Est è quindi pari a 77.188,00 euro. Il budget assegnato sarà quindi indirizzato all’acquisto di tablet, pc portatili e strumenti per la connettività per gli alunni residenti nel distretto, compresi quelli che frequentano le scuole al di fuori del territorio distrettuale.
Il progetto per il contrasto del divario digitale coinvolge, insieme ai Comuni anche l’Ufficio scolastico regionale per l’Emilia Romagna, gli Istituti comprensivi di Codigoro, Comacchio, Porto Garibaldi, Ostellato, Portomaggiore, Argenta e Mesola, nonchè gli Istituti di istruzione secondaria Guido Monaco di Pomposa di Codigoro, Remo Brindisi del Lido degli Estensi, Rita Levi Montalcini di Portomaggiore, Argenta e Fratelli Navarra- Vergani di Ostellato. Integrazione tra politiche scolastiche, sociali, culturali e giovanili del territorio, contrasto dell’abbandono scolastico, sostegno al successo educativo degli alunni sono gli obiettivi sottesi al progetto, giunto alla fase di aggiudicazione  dell’appalto di fornitura dei dispositivi elettronici.
I beneficiari saranno le famiglie in difficoltà socio-economica che riceveranno una dotazione informatica sino ad un massimo di circa 400€ . Tutte le informazioni relative ai requisiti minimi dei dispositivi che le famiglie potranno ricevere saranno reperibili presso le segreterie scolastiche .
“L’esperienza del lockdown ci suggerisce di intraprendere nuove strategie di sostegno alle scuole e ai nostri ragazzi – commentano all’unisono i Sindaci del Distretto Sud Est per garantire loro la continuità didattica, anche attraverso strumentazioni innovative, ancora poco diffuse. Il contributo regionale e la donazione della Casa Editrice Zanichelli ci permetteranno, di compensare quelle lacune riscontrate in questi mesi, uniformando sui nostri territori, modalità di apprendimento, volte ad assicurare un diritto costituzionalmente garantito, quale è quello all’istruzione.”
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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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