Skip to main content

da. ufficio Stampa Teatro Off

DOMENICA 25 OTTOBRE, dalle 10.30 alle 22.30, presso Centro Culturale Slavich

Il Centro Culturale Slavich apre le sue porte per l’iniziativa Siamo tutti matti – 12 ore di ordinaria follia dedicate ad Antonio Slavich, a cura di Ferrara OFF, con la collaborazione di MusiJam, che avrà luogo il 25 ottobre dalle 10.30 alle 22.30. La giornata è patrocinata dal Comune di Ferrara e dall’Azienda USL di Ferrara e con il contributo della Regione Emilia-Romagna, nell’ambito Legge regionale n. 3/2016 e ss.mm. sulla Storia e Memoria del Novecento.

Liberatevi da soli del vostro manicomio, pubblico, privato o personale”, le parole di Antonio Slavich ispirano una giornata all’insegna della collettività, della condivisione e dell’accettazione della diversità per interrogarci assieme sul senso di comunità, in un momento caratterizzato proprio dalle difficoltà dello stare insieme, a due anni dall’intitolazione del Centro Culturale al celebre psichiatra.

Tra performance, reading, lezioni d’arte, mostre, concerti, film, anche alcune testimonianze e proiezioni di materiali d’archivio, per osservare il tema da diverse angolazioni, ricavandone inedite interpretazioni.

IL PROGRAMMA

Ore 10.30 | Registrazione partecipanti.

Ore 11.00 | ‘Tutto ha inizio con un NO’ la riforma Basaglia e Antonio Slavich– letture e testimonianze.

Ore 13.00 | ‘Liberatevi da soli del vostro manicomio’ – performance teatrale con Antonio Anzilotti De Nitto.

Ore 13.30 – 15.00 | Pausa pranzo.

Ore 15.00 | Proiezione di materiali d’archivio.

Ore 17.00 | ‘A ruota libera’ lezione a cura di Giacomo Cossio a partire dal pensiero di Jean Dubuffet.

Ore 18.00 | Caterina Nizzoli presenta un percorso espositivo a cura di ARTÉTIPI APS di Parma: in mostra una selezione di lavori degli artisti del collettivo Atelier I Cachi-Isola.

Ore 19.00 | Concerto ‘a Little Night Music’- evadere…per le vie del Musical Theatre, a cura di MusiJam. Alla voce Marco Vinicio Ferrazzi accompagnato dal pianoforte di Davide Candini.

Ore 20.30 | Proiezione del film ‘Marat/Sade’ (1966) di Peter Brook.

Nel corso della giornata interverranno: Horacio Czertok, Luigi Missiroli, Francesco Petrucci, Anna Quarzi, Adello Vanni, Paolo Zappaterra.

Si ringraziano Odile -detto Mario- Cariani, Nino Costa, Iames Busatti, Francesco Mancin, Alberto Tinarelli, Valeria Tinarelli, Marco Turchi, Paolo Verri e L’Associazione L’Ultimo Baluardo.

La giornata è gratuita ma su prenotazione obbligatoria tramite form sul sito www.ferraraoff.it.

Tutto il programma del 25, o gli appuntamenti, si svolgeranno nel pieno rispetto delle normative sanitarie vigenti, e degli attuali DPCM. Salvo ulteriori integrazioni. Nel caso le integrazioni dovessero limitare lo svolgimento dell’iniziativa, gli appuntamenti saranno proposti in streaming

Per informazioni
Ferraraoff.it : info@ferraraoff.it  

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it