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da: Museo civico di Storia Naturale Ferrara

Giornata Mondiale della Biodiversità, domenica 22 maggio 2016, ore 10.30-12.30

Logo BiodiversitàIl Museo celebrerà la Giornata Mondiale della Biodiversità 2016 partecipando agli eventi coordinati dal Centro di Educazione alla Sostenibilità IDEA del Comune di Ferrara.

In particolare, il Museo di Storia Naturale ospiterà domenica 22 maggio, dalle ore 10.30 alle 12.30, una delle tappe della maratona di lettura “Si legge … Biodiversità”, sostenuta dalla Regione Emilia Romagna in collaborazione con i CEAS regionali.
Le altre sedi ferraresi della maratona saranno il Parco Urbano Bassani e l’Associazione Terraviva, in via delle Erbe (nelle vicinanze di Piazza Ariostea).

Tutti coloro che volessero cimentarsi in 5-10 minuti di lettura in pubblico di brani attinenti al tema “Biodiversità”, scelti fra quelli più amati oppure da testi messi a disposizione presso la Biblioteca Bassani di Barco, potranno pre-iscriversi rivolgendosi al Centro IDEA tel: 0532/742624 mail: idea@comune.fe.it.

I più volenterosi potranno apprendere le tecniche di lettura in pubblico partecipando, nelle giornate del 10 e 17 maggio 2016presso la Biblioteca Bassani dalle ore 16:30 alle ore 19:00, ad unlaboratorio gratuito di narrazione e lettura ad alta voce tenuti da Teresa Fregola della “Piccola Compagnia dell’Airone”. Per questo corso è prevista l’iscrizione sino ad esaurimento dei 20 posti disponibili compilando questo modulo.

In caso di maltempo, la maratona si svolgerà interamente nelle sale del Museo di Storia Naturale.

Al termine della maratona, alle 13.00 presso l’Associazione Terraviva si terrà un pic-nic solidale.

Le manifestazioni per la Giornata della Biodiversità comprendono altri eventi nelle giornate di sabato 21 maggio presso l’A.R.E. Schiaccianoci in collaborazione con le GEV-Guardie Ecologiche Volontarie, e nel pomeriggio di domenica 22 maggio presso il Centro Visite del Bosco di Porporana (inaugurazione dei nuovi allestimenti del Centro ripristinato dopo il terremoto del 2012 e visita narrativa al bosco).

Il programma completo è pubblicato alla pagina web Si legge…Biodiversità”

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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