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Da Ufficio Stampa

In Emilia Romagna più di 4 consumatori su 10 (43%) hanno fatto acquisti direttamente dagli agricoltori. È quanto risulta da una stima di Coldiretti regionale nei primi sei mesi del 2017. Il dato è in linea con il settimo rapporto su “Gli Italiani e l’agricoltura” realizzata da Fondazione UniVerde e Ipr Marketing in collaborazione con Coldiretti e Fondazione Campagna Amica da cui risulta che il 90% dei consumatori vorrebbe avere un mercato di agricoltori vicino casa per avere più possibilità di scelta e di acquisto. Il rapporto ha rilevato che il 78 % degli italiani ritiene che gli agricoltori svolgano un ruolo positivo rispetto all’ambiente perché fanno manutenzione del territorio contro frane e allagamenti, impediscono la cementificazione, coltivano biologico, danno lavoro, tengono viva la tradizione agricola.
È anche da questi dati che prende le mosse con l’avvio dell’anno scolastico 2017-2018 il programma di Educazione alla Campagna Amica promosso da Coldiretti Donne Impresa che da oltre dieci anni coinvolge migliaia di alunni delle scuole dell’infanzia e le primarie e secondarie di primo e secondo grado di tutta l’Emilia Romagna, con il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale.
Il programma quest’anno avrà per tema: “Un tempo per ogni cosa. I ritmi dell’agricoltura come guida ad una corretta alimentazione e al rispetto dell’ambiente”. L’obiettivo è avvicinare bambini e ragazzi al mondo agricolo e rurale per favorire la conoscenza della stagionalità dei prodotti, i sani stili alimentari, il consumo consapevole del cibo, il rispetto e la tutela dell’ambiente.
Con l’aiuto di esperti di Coldiretti Educazione alla Campagna Amica intende promuovere nelle scuole la cultura del territorio e far riscoprire il ruolo dell’agricoltura sia per la gestione dell’ambiente, sia per la produzione dei prodotti tipici, che nella nostra regione può contare su 44 prodotti a denominazione d’origine e 387 prodotti iscritti all’albo nazionale dei prodotti tradizionali.
Alle scuole che aderiranno al progetto verranno distribuiti una dispensa con approfondimenti e spunti operativi sulla stagionalità delle produzioni agricole, il benessere e l’importanza della ciclicità delle colture. Su richiesta degli insegnanti potranno essere organizzati nell’arco dell’anno incontri in classe con gli esperti di Coldiretti, produttori agricoli e visite guidate in aziende agricole, fattorie didattiche e farmer’s market.
L’attività formativa si concretizzerà con elaborati (disegni, testi, audiovisivi) con cui le scuole parteciperanno al concorso di Campagna Amica che premerà i migliori lavori, prima a livello provinciale e poi in una finale regionale.

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PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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