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da: gruppo consiliare Valore e Rispetto – Comune di Sant’Agostino (Fe)

Venerdi 29 aprile, in Consiglio Comunale il gruppo consiliare d’Opposizione Valore e Rispetto ha votato contro il Bilancio Consuntivo 2015. Queste le motivazioni e dichiarazioni di Stefania Agarossi e Olindo Sandri.
“Abbiamo votato contro questo bilancio perché, attraverso i suoi numeri, è specchio fedele di politiche a nostro avviso poco realistiche, al di sopra delle possibilità reali del nostro territorio – e rivelatesi negative, come nel caso dell’impianto fotovoltaico – che hanno portato a perdite, debiti, sprechi di soldi, spese legali per responsabilità dirette dell’Amministrazione. Il tutto all’insegna di una gestione a nostro avviso non sufficientemente attenta all’interesse della comunità e soprattutto non sufficientemente comunicata ai cittadini.”
“Siamo preoccupati, perché anche se il nostro Comune è in grado di affrontare con responsabilità il pagamento dei propri debiti, l’attuale Maggioranza e Amministrazione ha deliberato nel Bilancio di Previsione 2016-2018 che ciò avverrà tramite l’aumento massimo delle tasse nel 2017. E di ciò non sarà responsabile il prossimo amministratore, ma quelli che erano in carica prima e che hanno provocato questa situazione”.
“In particolare, come amministratori – il cui compito è parlare chiaramente ai propri cittadini anche di argomenti spinosi – abbiamo votato no, perché la volontà politica di sospendere il pagamento delle rate dei mutui nel 2012, 2014 e 2015 e di tenere basse le tasse, ha sì riscosso il favore elettorale, ma conti alla mano non si è rilevata la scelta più opportuna. Il risultato ottenuto è stato infatti l’aumento del debito comunale di altri 655mila euro di interessi passivi sui mutui, che, in ogni modo, noi tutti cittadini santagostinesi dovremo pagare, e sempre di tasca nostra. Anche perché i soldi della Fusione dovrebbero giustamente servire ad altro. Ed è giusto che ognuno si paghi i propri debiti, con rispetto e responsabilità.”
“Desideriamo infine ringraziare sia i nostri uffici per il lavoro svolto, sia il nuovo Revisore dei Conti – da quest’anno di nomina prefettizia – perché grazie alla sua relazione al Bilancio approfondita e concreta, sono ben illustrate le criticità esistenti. Viene così fornito al prossimo amministratore un ottimo strumento per comprendere e operare – questo il nostro augurio – con responsabilità e al meglio per il territorio e il futuro di tutti noi”.

Stefania Agarossi e Olindo Sandri
Gruppo Consiliare Valore e Rispetto

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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