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da: New Model Label di Govind Khurana

John Strada, al secolo Gianni Govoni, il rocker di XII Morelli presenta il suo nuovo album in anteprima davanti al suo pubblico.
“Meticcio” è un disco che nasce all’insegna della contaminazione, esattamente come il rock fin dai suoi albori, ma la contaminazione principale è quella con la propria terra, ed il risultato è una fusione tra Emilia ed America dove non si sa più dove comincia l’una e finisca l’altra, tra chitarre elettriche Telecaster, il suono dell’organo Hammond ma anche mandolino e fisarmonica, gli spazi delle highway e la nebbia della Bassa.
Niente finizioni letterarie, si capisce subito che si tratta di una musica sincera e sanguigna, come le storie che racconta.
Ad accompagnarlo sul palco la band di sempre, The Wild Innocents, ovvero, Dave Pola alla chitarra solista e cori, Fabio Monaco, basso e cori, Alex Cuocci, batteria e Daniele De Rosa, Hammond, piano e cori.
John Strada proporrà i brani del suo nuovo lavoro, ma anche canzoni dal suo repertorio come “Cavalli selvaggi” e “Signora Rina” e non mancheranno anche rivisitazioni dei classici dei maestri d’oltreoceano. Sarà un vero Rock’n’roll Party!

https://it-it.facebook.com/john.strada
http://newmodellabel.com/artists/john-strada/

“Meticcio” – il disco
“Meticcio”, perché in fondo le origini del rock nascono proprio dal contatto, e nel rock di John Strada si rincorrono l’America e l’Emilia, ognuna con il suo contributo, con i suoi suoni, e non si può dire dove inizi una e finisca l’altra. In fondo John, quell’America la porta qui, dentro, nelle storie di tutti i giorni, nel suono della Telecaster e dell’Hammond in “Magico” così’ come nella successiva, “Chi Guiderà”, canzone energica ed estremamente fisica, figlia della grande passione per Bruce Springsteen, un amore che accompagna John da una vita. Non c’è però solo questo, “Rido”è una ballad dal sapore e dalle sonorità soul mentre”Torno a casa”, la canzone scelta come singolo lancio del cd, parla di una rinascita o forse di una conversione, un bilancio di vita per una nuova ripartenza. “Hai ucciso tutti i miei eroi” è una delle canzoni più intense, sempre tirata come la corda di un violino. In questo brano John affronta il tema della coppia, di amori che cominciano fortissimi e si spengono lentamente senza che nessuno abbia il coraggio prendere delle decisioni. In “Promesse” racconta poi il tema della quotidianità, di quando diventi adulto ed i sogni che avevi da ragazzo non si sono avverati. Una canzone molto dolce ma cupa allo stesso tempo con un raggio di speranza nel finale. “Non mi alzo”, pezzo dal sapore soul, è un inno al “non dovere”, ed a volte è lecito non fare il proprio dovere! Segue poi lo swing ironico di “Rocco & Fanny”. In “Tiramola”, unico brano in dialetto del disco, troviamo invece l’amore di John per la sua terra, il suo paesello che lo ha riportato in Emilia dopo vari anni vissuti fra l’Inghilterra e gli States. Segue un tuffo nelle atmosfere irlandesi di “Nella Nebbia”, altra ballad dominata invece dal suono della fisarmonica e del mandolino, la voglia di fuggire dalla Bassa, per scoprire il mondo ed allo stesso tempo l’amore per una terra ritrovata. Lo stesso sentimento domina anche “Sanguepolvere” dove l’artista di XII Morelli, paese al confine tra le province di Ferrara, Bologna e Modena racconta il terremoto del Maggio 2012 che ha colpito l’Emilia, da lui vissuto proprio vicino al cuore dell’epicentro. Il cd si conclude con la delicatissima “E’Natale in Maghreb” dove si affronta l’ipocrisia religiosa da un punto di vista molto singolare. Mai irriverente verso la religione ma molto critico verso chi la vive ipocriticamente. Aisha è una ragazza maghrebina che, la notte di Natale, vaga sola con una carrozzina vuota per le strade di Milano ma nessuno la vede. L’album è stato realizzato con la preziosa collaborazione di The Wild Innocents, la band che lo accompagna da anni in studio e dal vivo, ovvero: Dave Pola, chitarra solista e cori, Fabio Monaco, basso e cori, Alex Cuocci, batteria e Daniele De Rosa, Hammond, piano e cori.

Inizio ore 21:30
Ingresso Libero
Apertura bar e griglia: ore 19:30
Per prenotazioni: 347/8954310

L’album sarà disponibile in anteprima al concerto e dal 3 Giugno 2014 nei negozi ed in digitale da New Model Label – distribuzione Audioglobe

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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