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da: organizzatori

Al via giovedì 28 luglio la sedicesima edizione di Borgo Sonoro: a Monteleone – borgo del cesenate che è Bandiera arancione del TCI – di scena Le Tre Sorelle, con danze e musiche tradizionali del sud Italia

Prende il via giovedì 28 luglio la sedicesima edizione di Borgo Sonoro, itinerario artistico, culturale e gastronomico tra i borghi, le piazze e le rocche delle Terre del Rubicone. In ognuna delle serate in programma, musica, arte e sapori, in felice commistione tra loro, saranno i protagonisti nei suggestivi salotti a cielo aperto, offrendo agli spettatori l’opportunità di scoprire le bellezze di ciascun luogo e le tipicità enogastronomiche del territorio.

Si parte, come tradizione, nella deliziosa cornice di piazza Byron a Monteleone, piccolo borgo nel Comune di Roncofreddo che è Bandiera Arancione del Touring Club. Qui, alle 21, è di scena il gruppo “Le Tre sorelle” (Alessia Cravero voce, fisarmonica, organetto, chitarra battente, lira calabrese, violino; Giulia Provenzano voce, chitarra battente, fischiotti, tamburi a cornice, percussioni minori; Valeria Quarta voce, tamburi a cornice, percussioni minori), che presenta un repertorio di canti tradizionali del sud Italia: dai valzer e canti devozionali siciliani al canto sul tamburo di area Vesuviana; dalle tarantelle Lucane, Crotonesi e della Locride, soffermandosi in Puglia con i canti di lavoro e gli stornelli, la pizzica pizzica salentina e della bassa Murgia, fino ad approdare in Sardegna, con i suoi canti devozionali e per il ballo.

Le voci sono accompagnate dagli strumenti della tradizione, con arrangiamenti

caratterizzati dalla semplicità e l’immediatezza tipiche della musica popolare.

Nel corso della serata, si potranno degustare vini dell’azienda agricola Villa Venti Bio; la piccola ristorazione sarà curata dal Circolo Acli Monteleone; e sono previste attività per i più piccoli grazie ad “Imprese di Terra” di Annamaria bissoni.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it