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da: ufficio stampa Comune di Comacchio

Lunedì 13 aprile 2015 alle ore 8.30 nelle scuole primarie di Comacchio, Lido degli Estensi, Porto Garibaldi e San Giuseppe tornerà il pedibus. La terza edizione del progetto, che unisce il benessere dell’attività motoria, al piacere di una chiacchierata tra compagni di scuola, all’educazione stradale è stata illustrata questa mattina nel corso di una conferenza stampa, che si è svolta a Palazzo Bellini. “Hanno aderito le 4 scuole primarie del territorio – ha spiegato la funzionaria Giorgia Mezzogori del Servizio Pubblica Istruzione -, dopo proficui incontri di formazione ed informazione rivolti ai genitori, che volontariamente e autonomamente quest’anno saranno i conduttori del pedibus.” Il salutare servizio di trasporto, che sino alla conclusione dell’anno scolastico coprirà il tragitto casa-scuola è stato efficacemente collaudato e consolidato nelle precedenti edizioni, coordinate dalle educatrici della cooperativa Girogirotondo. “Quest’anno abbiamo distribuito questionari di pre iscrizione – ha commentato Giulia Biolcati, educatrice della Girogirotondo – per verificare come impostare i percorsi ed accogliere spunti e suggerimenti, oltre alle adesioni. In un secondo momento abbiamo distribuito le domande da compilare con il regolamento e per la prima volta non affiancheremo i genitori già addestrati a svolgere il ruolo di conducenti e controllori.” L’Assessore alla Pubblica Istruzione Alice Carli, auspicando che ai 167 alunni che hanno aderito al progetto possano aggregarsene altri strada facendo, ha ringraziato “insegnanti, scuole, genitori e cooperativa Girogirotondo per la realizzazione del pedibus, che quest’ anno vede una responsabilizzazione maggiore da parte dei familiari volontari a condurlo.” Naturalmente il trasporto “A scuola in …pedibus” (questo è il nome dell’iniziativa), non sarà sospeso nei giorni di pioggia, perchè alunni e volontari, già muniti di apposita pettorina fluorescente, dovranno solo attrezzarsi di ombrello. L’Assessore Carli ha inoltre anticipato un altro progetto futuro, quello del “bicibus.” Alla conferenza stampa hanno partecipato anche la vicaria dell’Istituto Comprensivo di Porto Garibaldi, Gilda Arveda e Simona Verlicchi, insegnante di San Giuseppe. Entrambe hanno messo in evidenza l’importanza di un progetto che consente ai bimbi di raggiungere la scuola motivati, ossigenati, svegli, in grado di essere più attenti alle lezioni. Agli incontri preparatori del pedibus hanno fornito ai genitori la loro preziosa consulenza la pediatra Carla Cafaro, il dietista Giampaolo Bellini e l’Ispettore capo di Polizia Municipale Assunta Givannini. Difatti “A scuola in …pedibus” sarà una straordinaria occasione, non solo per socializzare, ma anche per approfondire aspetti legati alla salute, alla sana alimentazione, all’educazione stradale, al rispetto dell’ambiente. Il taglio del nastro è previsto, all’arrivo del pedibus, lunedì prossimo nelle 4 scuole primarie del territorio comunale. Intorno alle ore 8.20 ad accogliere gli alunni a scuola ci saranno insegnanti, dirigenti scolastiche ed amministratori comunali.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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