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RISTORANTI CONTRO LA FAME: A BOLOGNA UNA “CENA A 6 MANI”
CON VENTURELLI, SADLER E BATTISTI IN NOME DELLA SOLIDARIETÀ

Nella cornice della settima edizione dell’iniziativa di Azione contro la Fame, una serata per raccogliere fondi a sostegno di chi non ha la possibilità di mettere in tavola nemmeno un pasto intero al giorno, in Italia e nel mondo

Bologna, 6 dicembre 2021 – La ristorazione di qualità incontra, a Bologna, il mondo della solidarietà in una serata in cui gusto e attenzione per i più vulnerabili sono strettamente collegati. Sarà una vera e propria cena contro la fame l’evento – promosso in collaborazione con Azione contro la Fame, organizzazione umanitaria leader della lotta alla fame e alla malnutrizione infantile – che si terrà la sera di lunedì 6 dicembre al La Porta Restaurant. Saranno protagonisti di una vera e propria “maratona ai fornelli” quattro grandi chef italiani, che daranno vita ad una “cena a sei mani” per raccogliere fondi a sostegno di chi non ha la possibilità di mettere in tavola nemmeno un pasto intero al giorno: si tratta di Lorenzo Venturelli, Claudio Sadler e Cesare Battisti. L’evento fa parte del programma 2021 di Ristoranti contro la Fame, la rassegna promossa da Azione contro la Fame in oltre 170 locali in tutta Italia e che, quest’anno, propone anche un ricco calendario di eventi territoriali: dei veri e propri “road trip” promossi da chef e ristoratori su tutta la penisola. La prossima tappa
sarà, appunto, Bologna con il mondo della ristorazione che scenderà ancora in campo per sensibilizzare sul tema della lotta alla fame e della diffusa malnutrizione infantile in diverse parti del mondo.
Nel corso di questa edizione di Ristoranti contro la Fame, che rientra nell’ambito dell’iniziativa di sensibilizzazione “Mai più Fame”, i clienti, all’interno dei ristoranti, potranno donare, fino al 31 dicembre, due euro con l’acquisto di un “piatto solidale”, 50 centesimi scegliendo una “pizza solidale” e altrettanti consumando una bottiglia d’acqua. Sono quattro le attività sul campo che saranno sostenute attraverso Ristoranti contro la Fame. In Sahel l’organizzazione sosterrà ancora l’intelligenza artificiale per contrastare i cambiamenti climatici con un progetto innovativo che combina le immagini satellitari e i dati raccolti dai pastori per monitorare la siccità e guidare gli allevatori verso pascoli migliori; in India, Azione contro la Fame
darà seguito alla realizzazione degli “orti giardino”, pensati per liberare i più vulnerabili dall’insicurezza alimentare, proiettandoli verso l’autosufficienza; in Libano, il network si occuperà del sostentamento delle comunità di rifugiati con l’obiettivo di migliorare le loro condizioni socioeconomiche con l’accesso ai beni di prima necessità.
Ma non solo: l’iniziativa sosterrà anche il primo intervento di Azione contro la Fame nel nostro Paese. Il progetto promosso in Italia, “Dall’emergenza all’autonomia”, consiste in una attività “pilota” che, in un momento di emergenza economica e sociale, mira a contrastare l’insicurezza alimentare nel nostro Paese. L’intervento, nella sua prima fase, coinvolgerà 50 famiglie vulnerabili della periferia di Milano, per un totale di 250 persone, già nel 2022. Anche in Italia, pur con forme diverse, molte persone vivono una condizione di insicurezza alimentare (5,6 milioni nel in povertà assoluta, Istat).
Tre i cardini del progetto: un contributo alla spesa settimanale, per fornire un supporto nutrizionale immediato; la promozione di un’educazione alimentare allo scopo di favorire tra i beneficiari l’adozione di una dieta sana ed equilibrata; la formazione per migliorare le capacità personali, sociali e professionali utili per favorire l’autonomia e, così, la sicurezza alimentare a lungo termine. Il programma riserverà una particolare attenzione alle famiglie con due o più figli (soprattutto con bambini con età inferiore ai 5 anni), con donne in gravidanza o neomamme, con genitori disoccupati o impegnati in lavori occasionali.

Ufficio stampa e comunicazione Azione contro la Fame

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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