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Da: Comune di Bondeno

Il servizio di trasporto scolastico ha visto la sua prematura interruzione lo scorso 21 febbraio e, di fatto, non è stato pienamente fruito. Per questo motivo, il Comune di Bondeno ha deciso di rimborsare ai cittadini parte della tariffa già versata in unica soluzione all’inizio dell’anno scolastico, attingendo dai fondi disponibili di Bilancio.

La Deliberazione numero 74 approvata lo scorso 28 maggio dalla Giunta ha approvato il rimborso della quota corrispondente al periodo in cui il servizio non è stato fruito a causa dell’emergenza COVID-19.

“Sin dalle chiusure delle scuole disposte a seguito dell’emergenza Coronavirus, ci siamo attivati per la sospensione delle tariffe per tutti quei servizi scolastici di cui le famiglie non potevano più usufruire” – dicono il Sindaco facente funzioni Simone Saletti e l’Assessore alla Scuola, Francesca Aria Poltronieri – “riservandoci di valutare in seguito altre possibilità di rimborsare le tariffe pagate anticipatamente, come nel caso del trasporto scolastico”.

Il servizio “Scuolabus” di quest’anno è stato fruito dal 15 settembre 2019 fino al 21 febbraio scorso, per questa ragione il Comune ha disposto il rimborso del periodo che va dal 24 febbraio alla conclusione dell’anno scolastico, per la parte di tariffa eccedente la quota minima di 80 euro che tutti gli utenti sono stati tenuti a versare, indipendentemente dall’ISEE. Come disposto, peraltro, dalla DGC 258/2019. Un rimborso che sarà calcolato in base ai giorni di effettiva fruizione del servizio. Gli uffici competenti hanno effettuato una stima della quota da risarcire alle famiglie degli alunni, compresi tra la Scuola d’Infanzia e la Scuola Secondaria di secondo grado: complessivamente, si calcolano 8.200 euro complessivi da rimborsare a 117 utenti.

Il Comune di Bondeno finanzierà tale cifra con l’economia verificatasi a Bilancio attraverso il capitolo apposito: “Trasporto Scolastico effettuato da terzi”, in virtù della sospensione del servizio stesso a seguito dell’emergenza sanitaria.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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