Skip to main content

Da Festival Ricrea

Le palestre creative del Festival RiCrea:le imprese creative rigenerano le città (Ferrara, 20, 21 e 22 ottobre 2017)

Dal 18 settembre a Ferrara il laboratorio di innovazione digitale, duecento gli studenti coinvolti.

Un esperimento formativo senza precedenti, che coinvolgerà duecento studenti delle scuole superiori di Ferrara in un laboratorio intensivo finalizzato a rovesciare il loro approccio agli strumenti digitali: cominceranno lunedì 18 settembre, con la presentazione alla Sala Estense, le palestre creative di RiCrea, un festival sulla rigenerazione urbana realizzata da imprese creative e start up digitali.

Il Festival RiCrea è stato ideato nel Dipartimento di Economia dell’Università di Ferrara, in collaborazione con il Consorzio di imprese Factory Grisù e la CNA Ferrara, ottenendo un finanziamento congiunto della Camera di Commercio di Ferrara e dell’Università e uno del Comune di Ferrara, grazie alle risorse messe a disposizione da l’ANCI, con il cofinanziamento del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri. All’iniziativa si è associata Ferrara Fiere e Congressi, come partner strategico per il futuro sviluppo di RiCrea, oltre a numerosi e importanti sponsor privati.

Imprenditori creativi, digital champions, designers, fotografi, comunicatori digitali e videomaker accompagneranno gli studenti in un percorso di apprendimento finalizzato a portare i ragazzi da consumatori di connettività e di contenuti digitali a veri e propri creativi.

Dopo la maratona di apprendimento, della durata di 10 giorni, all’interno del programma Alternanza Scuola/Lavoro, durante il Festival, in ottobre, i ragazzi delle otto scuole, divisi in gruppi misti, si cimenteranno in una Maratona 24orenonstop. Le loro creazioni, digitali o materiali, saranno valutate e premiate sabato 21 ottobre, il giorno centrale del Festival RiCrea: le imprese creative rigenerano le città. https://www.ricrea.city

Con Ricrea, per la prima volta in Italia, si affrontano contemporaneamente i temi (le opportunità e i problemi) della rigenerazione urbana, di imprese creative e start up digitali, introducendo i millenial, ancora all’interno del percorso scolastico dell’obbligo, verso un uso delle tecnologie e dei social che può rappresentare una futura occasione di professionalità, di reddito e anche di espressione culturale.

Perché a Ferrara e perché nella Factory Grisù? Perché la Factory nasce da una esperienza pioniera a livello nazionale: una caserma dei Vigili del Fuoco abbandonata; una Giunta Provinciale che prova, con due aste consecutive, a metterla sul mercato immobiliare senza alcun esito; una associazione culturale di 12 persone che nasce nel 2013 con l’idea di Spazio Grisù: la caserma viene concessa in comodato all’associazione purché questa ne assegni gli spazi a imprese creative e giovani start up culturali o digitali, che a canone zero si impegnano a risanare gli spazi assegnati, il cortile, e a vivacizzare un quartiere della città con numerosi problemi, di invecchiamento, spaccio e prostituzione.
Nel tempo l’Associazione si trasforma in Consorzio di imprese, la Factory Grisù attuale ed oggi, grazie ad un finanziamento dell’Assessorato alle Attività produttive della Regione Emilia-Romagna, si sta concludendo un cantiere per risanare le strutture, il tetto e gli impianti dell’edificio storico, i cui costi non sarebbero stati sostenibili per le imprese insediate nella ex caserma. Grazie alle risorse cofinanziate dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri è stato risistemato e attrezzato per concerti, spettacoli teatrali ed eventi culturali (il Festival Internazionale sarà presente con alcune iniziative) il più grande cortile chiuso di tutto il centro storico di Ferrara.

Venerdì 15 settembre, alle ore 10.30, in Sala dell’Arengo, presso il Municipio di Ferrara, si svolgerà la conferenza stampa di presentazione del Festival RiCrea.
La conferenza è finalizzata a presentare le molteplici attività del festival, dal programma di ottobre, alla maratona formativa organizzata con otto istituti superiori della città, che coinvolge 200 studenti nel quadro del programma Alternanza Scuola/Lavoro.
Alla conferenza stampa parteciperanno il consigliere regionale Marcella Zappaterra, il Vice Sindaco e assessore alla Cultura e Turismo di Ferrara, Massimo Maisto, il Vice Presidente della CNA Ferrara, partner del Festival, Matteo Fabbri, il Presidente della Camera di Commercio, Paolo Govoni, il Presidente di FerraraFiere e Congressi, Filippo Parisini, il Presidente del Consorzio VisitFerrara, Matteo Ludergnani, il Presidente del Consorzio Factory Grisù, Massimo Marchetto, il delegato dell’Università di Ferrara alla comunicazione e eventi, Fulvio Fortezza e l’ideatore del Festival, Gianfranco Franz, del Dipartimento di Economia e Management.
Si ricordano qui le date principali dell’intero percorso RiCrea:

– 15 settembre, conferenza stampa di lancio, ore 10.30 Sala dell’Arengo, Municipio di Ferrara;
– 18 settembre, avvio maratona formativa con gli studenti, ore 8.30-12.30, Sala Estense, Piazza Municipale
– 20 ottobre, ore 9.00, inizio maratona creativa 24 orenonstop con gli studenti, Factory Grisù, via Poledrelli, Ferrara;
– 20 ottobre, ore 15.00, inaugurazione del Festival RiCrea: le imprese creative rigenerano le città, Factory Grisù, via Poledrelli, Ferrara;
– 22 ottobre, ore 9.30-12.30, tavola rotonda conclusiva e presentazione manifesto della rigenerazione urbana e delle imprese creative, Factory Grisù, via Poledrelli, Ferrara.

Si ringrazia per la cortese attenzione e per il supporto offerto al Festival RiCrea.

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Cari lettori,

dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .

Tanto che qualcuno si è chiesto se  i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

La redazione e gli oltre 50 collaboratori di Periscopio lo fanno a titolo assolutamente volontario; lo fanno perché credono nel progetto del giornale e nel valore di una informazione diversa. Per questa ragione il giornale è sostenuto da una associazione di volontariato senza fini di lucro. I lettori – sostenitori, fanno parte a tutti gli effetti di una famiglia volonterosa e partecipata a garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano che si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori, amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato 10 anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale.  Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 

Oggi Periscopio conta oltre 320.000 lettori, ma vuole crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it