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L’assessore Costi: “Bene cosi: il sistema dei controlli sulla ricostruzione c’è e funziona anche grazie alla collaborazione con i Comuni, la magistratura e gli organi inquirenti. Un grazie alla Guardia di Finanza per la brillante operazione”

Nel mirino degli inquirenti 50 persone indagate per truffa ai danni dello Stato e falsità ideologica

Bologna – “Lo abbiamo sempre detto: la ricostruzione dell’Emilia colpita dal sisma del 2012 ha come filo conduttore la correttezza e la legalità. E l’operazione condotta dalla Guardia di Finanza nel ferrarese è la riprova che le Istituzioni e gli organi dello Stato preposti ai controlli mantengono un livello di attenzione altissimo”.
E’ il primo commento di Palma Costi, assessore regionale alla ricostruzione delle aree colpita dal sisma in Emilia del 2012, all’operazione condotta dalla Guardia di Finanza che ha scoperto, secondo quando riportato dalle agenzie di stampa, una presunta truffa per 10 milioni di euro relativa a richieste improprie di risarcimento danni.

“La nostra linea di condotta- ha proseguito Costi- è stata da subito molto chiara: sì ad una ricostruzione senza perdere tempo, ma non a scapito di correttezza e legalità. Ed infatti quando abbiamo ragionevoli dubbi su qualche pratica, semplicemente facciamo una segnalazione alle Procure. Voglio ricordare a tutti che il sistema dei controlli sta continuando, anche a cantieri chiusi, e continuerà anche dopo l’ultima pratica completata. Abbiamo sempre detto che ai nostri cittadini /imprenditori non deve essere dato un euro di meno, ma neanche uno di più. Quello che sta accadendo dimostra che stiamo facendo sul serio”

“Esprimo quindi soddisfazione per l’operazione messa in campo dalla Guardia di Finanza- ha concluso Costi- e ringrazio i Comandi competenti che sanno di trovare nella Regione Emilia-Romagna, come ci hanno sempre dato atto, la massima collaborazione per riaffermare i principi di legalità e trasparenza”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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