Richiedenti asilo. Il sindaco deve registrarlo all’anagrafe
Da: Ufficio stampa
Al Sindaco di Ferrara
Al Presidente del Consiglio Comunale di Ferrara
Oggetto: interpellanza sull’iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo.
Il sottoscritto consigliere comunale
PREMESSO
che il sedicente “decreto sicurezza” ha recentemente introdotto modifiche alle norme riguardanti i richiedenti asilo che ne impedirebbe – secondo l’interpretazione ministeriale – l’iscrizione anagrafica nei registri comunali.
RICORDATO
che il buon senso, la statistica e le ricerche dimostrano che garantendo percorsi legali di inserimento si evitano devianze verso comportamenti illegali; che la residenza è un diritto soggettivo dell’individuo.
RILEVATO
• che è in corso un dibattito a livello nazionale sulla costituzionalità del decreto richiamato in premessa e sull’applicabilità delle norme da parte dei Comuni;
• che numerosi Sindaci hanno annunciato di non voler applicare la norma che negherebbe la residenza alle persone richiedenti asilo,anche con l’intenzione di sollevare in sede giurisdizionale l’eccezione di costituzionalità della stessa.
CONSIDERATO
che in un parere legale curato da L’altro diritto, Centro di documentazione su carcere, devianza e marginalità presso l’Università di Firenze (che si allega) si sostiene che “i sindaci debbano continuare a fare le iscrizioni anagrafiche dei richiedenti asilo [in quanto] il Decreto Salvini non prevede l’abolizione
del diritto dei richiedenti asilo di iscriversi all’anagrafe, ma solo l’abrogazione della procedura
semplificata di iscrizione”.
INTERPELLA IL SINDACO
al fine di chiedere:
• che tipo di valutazione legale ha fatto il Comune rispetto alla novità normativa, anche alla luce del
parere qui allegato;
• quali siano le intenzioni del Sindaco rispetto all’iscrizione anagrafica dei richiedenti asilo.

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Riceviamo e pubblichiamo
PAESE REALE
di Piermaria Romani
Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)