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Le Associazioni aderenti alla Rete per la Giustizia Climatica dopo aver effettuato accurato sopralluogo presso la proprietà del Comune di Ferrara denominata Pratolungo, nella zona detta dei Prati di Palmirano, rilevano che si tratta di una tenuta agricola di circa 26 ettari complessivi un tempo appartenuta al demanio militare ed ora di proprietà del Comune di Ferrara.
Mentre i sei ettari posti lungo la via Palmirano, dotati di edifici di servizio e di strutture per coltivazioni e allevamento di animali, sono attualmente gestiti dalla società agricola Parco Contadino Pratolungo, con fini sociali senza scopo di lucro, negli altri venti ettari si stendono bellissimi prati rinaturalizzati, divisi in campi, da tempo incolti, lascito di vecchi appezzamenti, fra loro separati da alte e fitte siepi spontanee costituite da arbusti e da alberi cresciuti negli anni lungo le scoline perimetrali dismesse.
Si tratta di un esempio importante e raro di evoluzione naturale in atto, con il risultato di un paesaggio molto suggestivo rimodellato dalla natura.
I campi, molto interessanti sotto il profilo floristico, ospitano alcune specie prative ormai rare nel ferrarese quali la Crotonella fior di cuculo (Silene flos-cuculi), molto abbondante e ben visibile a primavera per i fiori rosati, la Coda di topo ovata (Alopecurus rendlei) e il Caglio debole (Galium debile).
In questo brano di territorio sono segnalate inoltre presenze faunistiche importanti, con lepri, tassi, istrici, uccelli di numerose specie ed una colonia di caprioli.
Ci si trova di fronte ad un ambiente in fase avanzata di rinaturalizzazione, posto a poche centinaia di metri dall’ ospedale di Cona, che le scriventi Associazioni chiedono assolutamente di preservare e di mantenere alla proprietà e alla fruizione pubblica. Si chiede di evitare di tornare all’uso agricolo e di affidarne la gestione a strutture, anche con fini di utilità sociale, capaci di averne cura promuovendone ed organizzandone una fruizione regolamentata e compatibile.
Auspicabile, poi, che si possa giungere in prospettiva al riconoscimento del sito di Pratolungo come ‘ARE – Area di Riequilibrio Ecologico’, riconoscimento che sicuramente merita, a garanzia delle opportune tutele per una gestione ed una frequentazione rispettose della natura e dei processi evolutivi.

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