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da: ufficio stampa Apollo Cinepark

Solo martedì 11 novembre alla 21.00 all’Apollo Cinepark

A presentare il film, che verrà proiettato in lingua originale sottotitolato, il Prof. Boschi, docente di storia del cinema all’università di Ferrara, che parlerà con il pubblico del fascino immutabile di James Dean.
Giacca a vento rossa, maglietta bianca, sigaretta. Tre film, una morte improvvisa a 24 anni su una Porsche 550 Spyder: tutto questo non basta a spiegare un mito che non conosce declino, come il suo volto, icona del Novecento e simbolo del ribellismo giovanile.
James Dean, un mito che nasce infatti quando incarna il personaggio ribelle, il “ribelle senza causa” dal talento animalesco – parafrasando François Truffaut – che Nicholas Ray ha vestito con una giacca a vento rossa e una maglietta bianca e gettato nella storia del cinema e dell’immaginario mondiale.
Rebel Without a Cause – Gioventù bruciata (un titolo, anch’esso, divenuto in italiano espressione capace di raccontare un intero universo sociale e generazionale) arriva ora nelle sale italiane, dal 6 novembre e per tutto il mese, grazie al progetto di distribuzione dei classici restaurati promosso dalla Cineteca di Bologna e Gruppo Unipol, Il Cinema Ritrovato. Al Cinema.

Gioventù bruciata
di Nicholas Ray
(USA/1955, 111’)
edizione restaurata
versione originale inglese
con sottotitoli italiani
Restauro realizzato da Warner Bros.
in collaborazione con The Film Foundation,
grazie al contributo di Gucci e The Film Foundation
Soggetto: Nicholas Ray,
dal saggio omonimo
di Robert Lindner
Sceneggiatura: Stewart Stern, Irving Schulmann
Fotografia: Ernest Haller
Montaggio: William H. Ziegler
Scenografia: Malcolm C. Bert
Musica: Leonard Rosenman
Interpreti: James Dean (Jim), Natalie Wood (Judy), Sal
Mineo (‘Plato’), Jim Backus (Frank), Ann Doran (Carol),
Corey Allen (Buzz), William Hopper (padre di Judy),
Rochelle Hudson (madre di Judy), Dennis Hopper (Goon)


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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it