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Da: Ufficio Stampa Regione Emilia-Romagna

 

Sistema educativo 0-6 anni, arrivano le linee guida nazionali. la vicepresidente Schlein: “grazie al lavoro svolto assieme al sistema regionale, alla conferenza delle regioni e al governo potremo riprendere le attività in sicurezza di nidi e materne a inizio settembre, mantenendo alti gli standard qualitativi regionali dei servizi per la prima infanzia”

 

La Conferenza Unificata approva le Linee Guida nazionali per la riapertura dei servizi educativi per l’infanzia (0-6) da settembre

 “Finalmente la Conferenza Unificata ha approvato le Linee Guida nazionali per la riapertura dei servizi educativi per l’infanzia (0-6). Abbiamo lavorato molto in queste settimane, con il sistema regionale, con la Conferenza delle Regioni e con il Governo per far uscire entro questa settimana indicazioni chiare su come organizzare le riaperture di nidi e materne a inizio settembre”.

Così la vicepresidente e assessora al Welfare, Elly Schlein, commenta il provvedimento che consentirà l’avvio delle attività, a partire dall’inizio di settembre, per i bimbi tra i 0 e 6 anni d’età.

“Un ringraziamento particolare alla viceministra Anna Ascani- aggiunge Schlein– con cui abbiamo collaborato per la stesura delle Linee Guida 0-6 e per far sì che entro questa settimana, come promesso, gli enti gestori pubblici e privati avessero indicazioni chiare per organizzarsi e consentire la ripartenza dei servizi educativi, ma anche per dare alle famiglie certezza che i loro figli possano essere riaccolti nei nidi e nelle materne, a partire da inizio settembre”.

“A questo obiettivo- sottolinea la vicepresidente-, abbiamo sempre lavorato e continueremo a lavorare coi Comuni, i gestori e l’Ufficio scolastico regionale, perché i più piccoli possano rientrare nei loro percorsi educativi in sicurezza, ritrovando il sorriso e la socialità”.

 

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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