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Da: Ufficio Stampa Prefettura di Ferrara

La verifica dei risultati nel corso del sopralluogo effettuato nel pomeriggio odierno.

Nel pomeriggio odierno, il Prefetto di Ferrara Michele Campanaro ha effettuato un sopralluogo sul cantiere dove si sono appena conclusi importanti lavori di messa in sicurezza della Chiesa di San Domenico di Ferrara, complesso monumentale di particolare pregio artistico e significato religioso, edificata alla fine del ‘200, e recentemente acquisita alla proprietà del F.E.C. – Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno. I lavori, avviati nel mese di settembre scorso, si erano resi urgenti, a causa del progressivo degrado della struttura, gravemente colpita dal sisma del 2012 e chiusa al culto da quella data.
Al sopralluogo, presieduto dal Prefetto, erano presenti Corrado Azzollini, Segretario regionale del MIBACT, Keoma Ambrogio della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti e Paesaggio dell’Emilia Romagna, gli Assessori Marco Gulinelli e Andrea Maggi del Comune di Ferrara, monsignor Paolo Valenti dell’Arcidiocesi di Ferrara e l’avvocato Barbara Grandi, custode giudiziario della Chiesa.
Gli interventi di somma urgenza, per un importo complessivo di € 273.000,00 messi a disposizione dal Ministero dell’Interno, hanno consentito lo smontaggio e la collocazione in deposito delle opere pittoriche e scultoree mobili presenti all’interno della Chiesa, le puliture ed i trattamenti del coro, del pulpito e degli arredi lignei, la protezione degli altari di pregio e inamovibili, oltre alle puntellature delle situazioni statiche compromesse. Per l’avvio dei lavori, è stato, inoltre, necessario procedere preliminarmente alla pulitura, disinfestazione e conferimento in discarica autorizzata di oltre una tonnellata di guano e di carcasse di animali, rinvenuti in chiesa e nel sottotetto.
Per il ripristino dei danni direttamente imputabili al terremoto, è a disposizione la somma di € 2.457.975,00, inserita nel Piano degli interventi per la ricostruzione delle opere pubbliche post-sisma, messo a punto dalla Regione Emilia Romagna, per i quali verrà adesso avviata la fase di progettazione.
Al termine del sopralluogo, il Prefetto ha ringraziato i vertici regionali del MIBACT ed in particolare il Segretario regionale, per aver assicurato il rapido completamento degli interventi di somma urgenza.
“Le sinergie realizzate tra le diverse istituzioni presenti oggi – ha sottolineato il Prefetto Campanaro al termine dell’incontro – sono state determinanti nel perseguire un risultato importante ed atteso dalla Città, con la conclusione in poco più di due mesi dei necessari lavori di messa in sicurezza del complesso monumentale di San Domenico. Continueremo a monitorare con attenzione la vicenda nel suo insieme, per il rapido avvio dei più complessivi lavori di consolidamento sismico e di restauro, assicurando la restituzione al culto di questa importante Chiesa, tanto amata dalla comunità ferrarese”.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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