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Da Teatro Nuovo Ferrara

RAOUL BOVA e CHIARA FRANCINI in DUE di Luca Miniero e Astutillo Smeriglia, regia di LUCA MINIERO

Aiuto Regia Paola Rota
Disegno Luci Daniele Ciprì
Scenografia Roberto Crea
Costumi Eleonora Rella

Dopo il successo della scorsa stagione, confermato da numerosi “tutto esaurito”, ritorna nei teatri italiani per la Stagione 2017-2018.
Mercoledì 10 gennaio sarà in scena al Teatro Nuovo di Ferrara, “Due”, una produzione di Michele Gentile per la Compagnia Enfi Teatro diretta da Luca Miniero che vede sulla scena Raoul Bova e Chiara Francini nei panni di una coppia alla soglia della convivenza che si interroga sul futuro.

Due, che ha debuttato a febbraio dell’anno scorso, rappresenta un ritorno al palcoscenico, per Raoul Bova, dopo vent’anni di cinema e televisione, una conferma per Chiara Francini, che ha alle spalle numerose esperienze sul palco, e un esordio per Luca Miniero, dopo i successi sul grande schermo.

La scena è una stanza vuota. L’occasione è l’inizio della convivenza che per tutti gli essere umani, sani di mente, è un momento molto delicato. Che siano sposati o meno, etero oppure omo. Marco è alle prese con il montaggio di un letto matrimoniale, Paola lo interroga sul loro futuro di coppia. Sapere oggi come sarà Marco fra 20 anni, questa è la sua pretesa. O forse la sua illusione. La diversa visione della vita insieme emerge prepotentemente nelle differenze fra maschile e femminile. Entrambi i due giovani evocheranno facce e personaggi del loro futuro e del loro passato: genitori, amanti, figli, amici che come in tutte le coppie turberanno la loro serenità. Presenze interpretate dagli stessi due protagonisti che accompagneranno fisicamente in scena dei cartonati con le varie persone evocate dal loro dialogo. Alla fine il palco sarà popolato da tutte queste sagome e dai due attori: l’immagine stilizzata di una vita di coppia reale, faticosa e a volte insensata. Perché non sempre ci accorgiamo che in due siamo molti di più. E montare un letto con tutte queste persone intorno, anzi paure, non sarà mica una passeggiata.
Luca Miniero

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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