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Da: Organizzatori
La Cna chiede al Comune di Terre del reno di rivedere le proprie decisioni – “Si limita fortemente la libertà di impresa” dichiara il responsabile di Cna Filippo Botti. Le aziende della zona: “vogliamo lavorare e non escludiamo forme di protesta anche eclatanti”

“Imporre delle limitazioni al traffico pesante lungo la Strada Provinciale di Sant’Agostino e sul Corso Italia di Mirabello penalizzerà pesantemente uno dei sistemi industriali più importanti della provincia di Ferrara. In quell’area orbitano decine di aziende che rischiano di essere espulse dai circuiti commerciali, e quindi di vedersi ridotto il volume di affari” E’ molto netto Filippo Botti, responsabile di Cna per l’Alto Ferrarese: la decisione del comune di Terre del reno è sbagliata e va rivista. E le imprese, che vogliono continuare a lavorare e produrre ricchezza per il territorio, non escludono forme di protesta anche eclatanti: “Se sarà necessario, scenderemo in piazza,” sottolinea Filippo Botti.
Il Comune di Terre del Reno intende limitare il passaggio dei camion sopra i 35 quintali nei due centri abitati di Sant’Agostino e Mirabello. A Sant’Agostino è già stato montato il sistema di telecamere che dovrebbe assicurare il rispetto delle limitazioni e i controlli.
Le aziende della zona, però, temono ripercussioni sulla propria attività. I camion dei clienti e dei fornitori potrebbero infatti raggiungere le aziende solo a seguito dell’ennesimo adempimento burocratico: “L’azienda che attende il camion di un cliente o di un fornitore – spiega Filippo Botti – dovrebbe notificarne la targa alla Polizia Municipale, o prima dell’arrivo, o nell’arco delle successive 72 ore. Insomma, l’ennesima pratica da sbrigare, solo per continuare a svolgere il proprio lavoro: a noi sembra un modo ingiusto di limitare la libertà d’impresa, tanto più che i controlli per la sicurezza stradale dovrebbero essere svolti dalla Polizia Municipale, non certo dalle aziende”.
Ma le preoccupazioni e la rabbia degli imprenditori non si limitano a questo: c’è anche il fondato timore di essere espulsi dai circuiti commerciali. “Quando i clienti e i fornitori delle nostre aziende si troveranno di fronte a mille difficoltà per raggiungerle, quanto tempo ci metteranno a prendere altre strade, scegliere altre imprese e altri territori? E’ così che aiutiamo il nostro sistema economico a crescere e a svilupparsi?”
L’invito della Cna, e degli oltre trenta imprenditori – tra i tanti direttamente coinvolti – che giovedì sera si sono riuniti per discutere la questione, è chiaro: il comune di Terre del Reno è ancora in tempo per modificare le proprie scelte tutelando al contempo la sicurezza delle strade e il diritto delle imprese a lavorare. Qualora il Comune non cambi idea, la Cna e le imprese non esiteranno a mettere in atto tutte le azioni sindacali e di protesta, anche eclatanti, per vedere loro riconosciuto il diritto a lavorare, produrre ricchezza, e far crescere il territorio.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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