Skip to main content

Da: Ufficio Stampa Gruppo Lumi

Sabato 12 settembre parte l’impresa di Salvatore Magliozzi, travel blogger: un percorso attraverso le 20 regioni d’Italia in 20 giorni viaggiando a impatto 0 su uno scooter elettrico. Appoggia il progetto anche l’azienda URSA Italia, che lo aveva annunciato a Klimahouse 2020, in quanto promotrice della sostenibilità ambientale. Accompagneranno Magliozzi dei curiosi passeggeri: tre bruchi. 2020: per tutti l’anno del COVID-19, eppure quest’anno avrebbe dovuto avere come tema l’ecologia, data la scadenza del protocollo di Kyoto. Ma quanto è stata ridotta davvero l’emissione di elementi inquinanti? Stiamo sconfiggendo il virus, e sicuramente ce la faremo, ma non vogliamo dimenticarci dell’ambiente. Da qui l’idea dall’Associazione Tototravel.it di attuare nonostante tutto un’impresa volta a trasmettere un messaggio positivo per la nazione e per la sostenibilità.

L’associazione, che ha in capo il travel blogger Salvatore Magliozzi, si occupa da anni di valorizzazione del territorio e di rapporto fra turismo e natura attraverso imprese molto particolari (perfino un volo in orbita). La nuova missione consiste nel visitare tutte le 20 regioni d’Italia in soli 20 giorni viaggiando a bordo di un innovativo scooter elettrico, con batterie intercambiabili, dunque a impatto 0. Per una traversata interamente a emissioni zero, Magliozzi (in collaborazione con Rete Clima, Riccardo Valentini Premio Nobel 2007 e Luca Mercalli Presidente Società Meteorologica Italiana), calcolerà e compenserà la CO2 emessa dai traghetti utilizzati per lo spostamento dal continente alle isole. Seguirà il progetto denominato Carbon Offset, ovvero la compensazione di CO2 mediante riforestazione urbana in Italia, annullando così l’impatto negativo sull’ambiente.

In ogni tappa del tour sarà inoltre promosso un punto d’interesse e il cibo locale DOP/DOC e a chilometro 0. Il “Progetto 2020” è stato presentato nel contesto della fiera dell’edilizia Klimahouse già a inizio 2020 per interessamento dell’azienda URSA Italia che con il suo programma culturale Isola URSA da anni si rende promotrice di questa e di altre iniziative didattiche e divulgative aventi come comune denominatore il tema della sostenibilità ambientale. L’azienda, leader nel settore dell’isolamento termico e acustico con stabilimento produttivo a Bondeno di Ferrara, ha scelto di sostenere questo interessante progetto proprio per continuare a sensibilizzare sui temi dell’ambiente.

Originalissimi compagni di viaggio di Toto Magliozzi saranno tre bruchi (Papilio Machaon), alloggiati in un cestino appositamente creato per tenerli al riparo dalle intemperie. Tutti potranno seguire il loro sviluppo e la creazione della crisalide. Dopo 20 giorni nasceranno le splendide farfalle, giusto in tempo per essere liberate all’arrivo. Una metafora di come potremmo rinascere dopo il virus, più belli e forti di prima! Il viaggio partirà il 12 settembre dalla Sicilia per terminare in Sardegna il primo ottobre. La tappa dell’Emilia Romagna è prevista per il 22 settembre (Riviera Adriatica, Riccione, Comacchio). Intanto l’associazione mette in premio un viaggio per chi l’aiuterà a scegliere i nomi per i bruchi!

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it