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Da: Organizzatori

Il 7 Virtual Jazz Club annuncia l’ inizio della competizione vera e propria che avrà luogo nelle 7 stanze virtuali del sito www.7virtualjazzclub.net

Dal 1 Novembre 2016 prende avvio la fase LIVE del 7 Virtual Jazz Club Contest che si svolgerà interamente su web, al sito www.7virtualjazzclub.net (Pagina Live) nelle 7 Rooms: Louis Armstrong, Billie Holiday, Charlie Parker, Ornette Coleman, Jelly Roll Morton, Django Reinhardt e Duke Ellington.
Inizia la gara vera e propria tra i 70 artisti di ogni nazionalità che hanno passato le preselezioni: la comunità web amante della musica jazz è chiamata a votare i suoi talenti preferiti.
Invitiamo la vostra redazione a partecipare alla votazione di queste esibizioni per permettere ad una nuova stella promettente del jazz di farsi conoscere sul piano internazionale e aiutarla ad accedere alla finale per contendersi i premi in palio, per un totale di 7000 Euro:
4000 euro per il primo classificato
2000 euro per il secondo classificato
1000 euro per il terzo classificato
Preselezioni
Il 7 Virtual Jazz Club è orgoglioso di comunicare che la fase di preselezione di questa prima edizione del concorso per musicisti jazz, si è conclusa. Sono pervenute video- esibizioni di ottima qualità e da ogni parte del mondo.
Jazzisti di ogni età, minorenni e veterani, studenti e professionisti, sono stati apprezzati dalla Giuria Internazionale di esperti chiamata a giudicare le loro performance. Vogliamo sottolineare che per essere il più possibile trasparenti abbiamo assegnato ad ogni giudice delle video- performance di artisti che non provenivano dalla loro stessa area geografica.
Valerio Pappi, Art Director del 7 Virtual Jazz Club dice: ‘Superata la diffidenza iniziale, si sono iscritti al Contest numerosi jazzisti provenienti davvero da ogni parte del mondo, tra i quali alcuni professionisti già riconosciuti nel panorama internazionale. Ogni partecipante è entrato nello spirito con cui abbiamo desiderato questa competizione: accettare la sfida di mettersi a confronto con colleghi di altre culture musicali e far emergere nuovi talenti.’
Walter Kolosky, giudice della prima edizione del 7 Virtual Jazz Club Contest, critico musicale Statunitense conosciuto soprattutto per il suo libro sulla leggendaria jazz/rock Band Mahavishnu Orchestra: ‘Power, Passion and Beauty’ dice: ‘E’ stato un vero piacere constatare che questo concorso ha mantenuto la sua promessa di globalità: i video che ho valutato provenivano veramente dagli angoli più disparati del mondo. Dilettanti e professionisti, giovanissimi e veterani, hanno dato il loro meglio in linea con lo spirito dell’improvvisazione jazzistica. Il jazz è vita!’
Sicuri di avere la vostra solidarietà nel contribuire alla diffusione del buon jazz vi diamo appuntamento dal 1 novembre 2016 su: www.7virtualjazzclub.net/live.html
Contatti
Website
www.7virtualjazzclub.net
Communications Department (London)
info@7virtualjazzclub.net
Press Department (Italy)
contest@7virtualjazzclub.net
Media
• Facebook: www.facebook.com/7VirtualJazzClub
• Twitter: @7JazzClub
• Instagram: 7virtualjazzclub
• Canale You Tube: 7virtualjazzclub

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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