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da: Consorzio Visit Ferrara

Fino al 22 giugno si risveglia la natura di Comacchio e del Parco del Delta del Po in una miriade di eventi, escursioni, pedalate open air e birdwatching. Avventure con il consorzio Visit Ferrara.

Niente fretta. La natura si risveglia e si vive passo dopo passo gustandone sapori, odori, percezioni e colori di Comacchio e del Parco del Delta del Po, dove per 13 settimane, dal 21 marzo al 22 giugno 2014, la Primavera è Slow. La grande manifestazione che invita ad esplorare il mondo naturale della Provincia di Ferrara tra specchi d’acqua, lagune e foreste, castelli e palazzi antichi, uccelli acquatici di varie specie, seguendo in un gioco di escursioni e pedalate open air le ramificazioni del grande fiume fino all’Adriatico, quest’anno è ancora più ricca di eventi, da sperimentare grazie alle proposte del consorzio Visit Ferrara (che tiene uniti gli operatori turistici del territorio ferrarese). Dalla città estense fino alle valli di Comacchio, dal bosco della Mesola fino a Ravenna, si può scegliere tra percorsi enogastronomici, laboratori per bimbi, turismo sportivo e passeggiate notturne.
Gli amanti del mondo naturale e della fotografia non possono rinunciare alla VII Fiera Internazionale del Birdwatching e del Turismo naturalistico a Comacchio dal 1° al 4 maggio. Una miriade di stand dedicati all’universo fotografico, editoria specializzata, ottica, biodiversità e slow tourism sono a disposizione dei visitatori che potranno partecipare ad incontri ed escursioni pensate ad hoc, e partire alla scoperta di fenicotteri rosa e aironi. Novità di quest’anno è anche il padiglione Green Jobs sulle professioni verdi e le opportunità della green economy, oltre al padiglione Birdwilde con le destinazioni europee più interessanti per praticare birdwatching. Tra le altre numerose iniziative il 2 giugno c’è Slowemotion, visite guidate e tante escursioni nel Parco, a cura dell’Unione Appennino e Verde. Tutto il programma è su www.primaveraslow.it .

Respirare la natura all’alba.
La proposta del consorzio Visit Ferrara di 5 giorni e 4 notti comprende soggiorno con trattamento b&b, un’escursione naturalistica all’alba con partenza da Gorino, un’altra avventura tra gli specchi d’acqua di Valle Campo su una tradizionale imbarcazione, e un viaggio in motonave sulle valli di Comacchio al tramonto con cena a bordo a base di pesce. È incluso l’ingresso al villaggio espositivo con tutti gli eventi in programma. Prezzo da 275 euro a persona. Chi preferisce fermarsi solo 2 notti, è possibile aderire alla stessa offerta che comprende però soggiorno e l’escursione all’alba da Gorino, oltre alle iniziative della Fiera. Prezzo da 135 euro a testa.

Weekend nel Parco e tra sapori tipici.
Durante il weekend, il consorzio Visit Ferrara invita ad esplorare gli aspetti più insoliti del Parco del Delta del Po con il pacchetto di 2 giorni e una notte compreso di colazione a buffet in struttura selezionata all’interno del Parco, cena con bevande incluse, pranzo di pesce in locale tipico o agriturismo, a partire da 93 euro a persona.
La proposta di 3 giorni e 2 notti include invece, oltre al pernottamento, colazione e hotel nel Parco, una cena tipica ferrarese in agriturismo e un’altra di pesce. Prezzo da 140 euro. Il programma si può modificare anche in base alle esigenze dei visitatori e ci sono quote speciali per i gruppi.

Case vacanze e Camper.
Per chi preferisce la libertà della casa vacanza, ci sono le proposte del consorzio Visit Ferrara nel Lido degli Scacchi (Comacchio), valide dall’11 al 13 aprile, dal 9 all’11, dal 16 al 18 e dal 22 al 25 maggio e dal 6 all’8 giugno. Le case vacanze hanno i nomi dei grandi artisti del Rinascimento. L’offerta comprende anche il posto auto, biancheria, wi-fi, barbecue e aria condizionata-riscaldamento. Per un bungalow per massimo 4 persone, il prezzo del pacchetto è da 71 euro, bungalow fino a 5 persone da 81 euro, fino a 6 ospiti da 121 euro, bungalow Suite che può ospitare fino a 5 persone da 151 euro. Supplemento di 11 euro per 2 notti per visitatori extra.
Dal 12 aprile al 30 maggio, speciale camper da 17 euro a notte per 4 persone, con arrivo il venerdì per tutto il weekend. È compresa piazzola di sosta, energia elettrica, camper service, wi-fi e docce calde.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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