Skip to main content

da: ufficio stampa Comune di Comacchio

I valori che questa sera hanno accomunato il conferimento di 5 targhe di riconoscimento in apertura della seduta del Consiglio Comunale sono la solidarietà, la generosità d’animo, lo slancio di altruismo verso il prossimo, l’amicizia, la fratellanza ed il volontariato. Ad incarnare tutti questi valori sono tutti i protagonisti della sentita, commossa e partecipata cerimonia, che si è svolta nell’aula consiliare, vale a dire Stefano Forgia ed Emanuele Luciani, comandanti di due rimorchiatori e Simone Ghirardelli e Giampaolo Guidi, comandanti di altrettante pilotine che il 28 dicembre scorso in condizioni meteo-marine proibitive hanno prestato soccorso ad 11 naufraghi nel porto di Marina di Ravenna, contribuendo fattivamente al salvataggio di alcuni di loro. Lo stesso spirito di altruismo e di solidarietà ha animato la premiazione della Protezione Civile “Trepponti”, a seguito dei tanti interventi emergenziali compiuti dopo il terremoto del 2012 e dopo allagamenti e mareggiate che si sono verificati in questo e in altri territori. Durante la prima delle due premiazioni, i lavoratori portuali, tutti di Porto Garibaldi, hanno voluto esprimere la loro riconoscenza agli equipaggi che hanno coadiuvato le operazioni di soccorso nel porto di Marina di Ravenna e hanno anche ringraziato il Sindaco Marco Fabbri per la sensibilità e l’attenzione mostrata. Da rilevare che Giampaolo Guidi alcuni anni fa si è reso protagonista di un altro analogo gesto eroico, contribuendo a salvare dieci naufraghi in mare, gesto che gli è valso la Medaglia d’argento al valore della Marina. Alla gratitudine espressa dal Sindaco a nome dell’Amministrazione Comunale e della comunità tutta, si è unito anche il Consigliere Comunale Antonio Di Munno (capogruppo Forza Italia-Il Faro), che per primo aveva suggerito un riconoscimento ufficiale ai quattro lavoratori portuali, dopo la collisione tra i due mercantili avvenuta nel porto di Marina di Ravenna. La seconda premiazione è stata accompagnata dalla proiezione di un video, che racchiude i ricordi intensi dell’aiuto portato dalla Protezione Civile “Trepponti” agli abitanti di luoghi colpiti da gravi emergenze atmosferiche. Durante la consegna di una targa di riconoscimento, il Presidente dell’associazione, Guerrino Ferroni ha voluto ringraziare il Sindaco Fabbri e l’Assessore alla Protezione Civile Stefano Parmiani per la stretta collaborazione e vicinanza mostrate in occasione della mareggiata del 5 e 6 febbraio scorsi. “Le cose più difficili da gestire sono le emozioni – ha ammesso Ferroni – e nei corsi è sempre presente la figura dello psicologo, perchè quando arriviamo nei luoghi della disperazione con gente al limite delle forze, circondati da due metri di acqua, sappiamo affrontare al meglio le emergenze. Questo è un piccolo esercito preparato e motivato. Si dice che per fare un buon comandante – ha aggiunto Ferroni – ci voglia un grande equipaggio. Io ho un grande equipaggio.” Il Sindaco Marco Fabbri ha ringraziato Ferroni, tutti i volontari presenti in aula con la loro uniforme gialla e anche quelli che da casa hanno seguito la seduta del Consiglio Comunale in diretta streaming. “Durante la recente emergenza si è respirato un clima di reciproco supporto – ha commentato il Sindaco Marco Fabbri – e ognuno ha svolto con impegno instancabile la propria parte. L’Amministrazione Comunale investe ogni anno risorse necessarie a corsi di formazione e di aggiornamento, per tenere alto il livello di preparazione della Protezione Civile, essa stessa risorsa fondamentale per il territorio.” Ferroni ha poi anticipato che la Regione Emilia Romagna ha accolto la richiesta presentata dal Comune di Comacchio per ampliare la sede della “Trepponti”, situata in via Collettore Adige, 3. Presente in sala anche il Vice Sindaco del Comune di Goro Andrea Conventi, che ha voluto unirsi al tributo riservato alla Protezione Civile “Trepponti”, che proprio nel vicino Comune lagunare ha creato un proprio e ben avviato distaccamento. La cerimonia di premiazione è terminata con la consegna di due felpe della Protezione Civile “Trepponti” al Sindaco Marco Fabbri e al Vice Sindaco di Goro Andrea Conventi.

tag:

COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it