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Da: Organizzatore

Lunedì 25 marzo alle 21.00, presso la Sala Civica di piazza Don Giovanni Verità (via Caprera 51), prende il via il ciclo di incontri pubblici rivolti a residenti, proprietari di seconde case e attività produttive di Porto Garibaldi, per la prima fase della campagna informativa sulla raccolta porta a porta dei rifiuti, che partirà operativamente nella località costiera da inizio maggio.

Saranno quattro le serate organizzate da CLARA: dopo quella del 25 marzo le prossime sono in programma per lunedì 29 aprile, lunedì 27 maggio e venerdì 21 giugno, tutte in Sala civica. Quattro incontri organizzati secondo una scansione temporale che si suppone utile a coinvolgere anche i proprietari o i fruitori abituali delle numerose case di vacanza. Tutti gli utenti sono stati raggiunti nei giorni scorsi da una lettera di presentazione del servizio e di invito alle serate informative.

Agli incontri saranno presenti dirigenti e tecnici di CLARA, per illustrare la raccolta porta a porta, spiegare come si usano sacchi e bidoni, quali rifiuti inserire e non inserire in ciascuno, in quali orari e in che modo esporli per il ritiro. Per i cittadini e le aziende che parteciperanno sarà quindi l’occasione per capire come funziona il nuovo sistema, per formulare domande e dubbi e anche per segnalare eventuali criticità.

Oltre a questa serie di assemblee, l’azienda ha incontrato nei giorni scorsi associazioni, stabilimenti, agenzie immobiliari e amministratori condominiali, per condividere con i principali portatori di interesse il percorso verso questo importante cambiamento.

La campagna informativa comprenderà inoltre le visite a domicilio, da parte degli addetti CLARA, per la consegna del kit – composto di sacchi, bidoni e calendario – e l’informazione diretta ad ogni utenza. A chi non sarà trovato a casa durante il giro di consegne a domicilio, sarà lasciato in buchetta un avviso con tutte le indicazioni utili per andare a ritirare personalmente il proprio kit presso il nuovo ufficio CLARA dedicato specificamente al porta a porta, che aprirà dal prossimo 12 aprile in via Mameli.

La campagna di comunicazione proseguirà anche dopo l’avvio del nuovo sistema, con punti informativi organizzati durante la giornata di mercato settimanale, iniziative in spiaggia e altre attività di sensibilizzazione.

Da maggio sarà attiva anche l’Ecostop, la stazione mobile già sperimentata negli scorsi anni in altre località del territorio comacchiese, dove sarà possibile, nelle giornate del martedì e del sabato, consegnare le principali tipologie di rifiuto: carta, imballaggi in plastica e lattine, umido organico, indifferenziato e anche piccoli elettrodomestici.

Per tutte le informazioni è attivo come sempre il numero verde 800-881133.

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Riceviamo e pubblichiamo


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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