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Da: Organizzatori

Poggio Renatico, al via gli incontri pubblici per il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti
Inizia lunedì 17 ottobre il ciclo di incontri pubblici promossi da CMV Raccolta, Comune di Poggio Renatico e AREA per condividere con cittadini e aziende le informazioni che riguardano il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti, il cui avvio è fissato per febbraio prossimo.
Nei giorni scorsi gli utenti di Poggio Renatico hanno ricevuto una lettera a firma congiunta del Sindaco, dell’Amministratrice Unica di CMV Raccolta e del Direttore generale di AREA e CMV, con l’invito alle assemblee pubbliche e con la descrizione delle prossime fasi della campagna informativa.
Sono circa 4.240 i nuclei famigliari e 367 le attività del territorio comunale, tutte interessate dal passaggio ad un sistema che, nei comuni – gestiti sia da AREA sia da CMV – in cui è già attivo, sta dando risultati di raccolta differenziata superiori al 75% e un calo decisivo della produzione di rifiuto indifferenziato.
Per i poggesi si tratta di un cambiamento parziale: a Poggio Renatico la raccolta porta a porta è infatti già attiva per l’umido organico e per la carta e cartone da alcuni anni, con buoni risultati. Ora si tratta in sostanza di estendere il sistema domiciliare alla raccolta dell’indifferenziato (quello attualmente gestito tramite i cassonetti a calotta), agli imballaggi in plastica e metallo, ad erba e ramaglie.
A questo proposito, già ai primi di novembre cominceranno le visite informative da parte dei ‘tutor ambientali’ incaricati da CMV, che passeranno casa per casa e azienda per azienda per fornire informazioni e consegnare i kit di bidoncini e sacchi necessari per la raccolta.
Di seguito il calendario degli incontri pubblici in programma da lunedì, tutti con inizio alle 20.30.

Lunedì 17 ottobre
Chiesanuova – Saletta comunale
Giovedì 20 ottobre
Madonna Boschi – Saletta bar Arci
Venerdì 21 ottobre
Coronella – Sala dietro il bar Piazza del Popolo
Lunedì 24 ottobre
Gallo – Sala comunitaria (utenti con cognome A-L)
Martedì 25 ottobre
Gallo – Sala comunitaria (utenti con cognome M-Z)
Giovedì 27 ottobre
Poggio Renatico Auditorium (utenti con cognome A-C)
Venerdì 28 ottobre
Poggio Renatico Auditorium (utenti con cognome D-L)
Giovedì 3 novembre
Poggio Renatico Auditorium (utenti con cognome M-Q)
Venerdì 4 novembre
Poggio Renatico Auditorium(utenti con cognome R-Z)

Altri due incontri, già programmati per la seconda settimana di novembre, saranno poi dedicati specificamente alle utenze non domestiche.

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PROVINCIA DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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