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Peruffo: “Piano Periferie: un’opportunità unica da non farsi sfuggire”

Da: Forza Italia Ferrara

Non ci sono pregidizi ideoligici (difficili anche solo ipotizzarli, in riferimento a una pratica di riqualificazione urbanistica) nè secondi fini dietro al mio voto, assolutamente trasparente, riguardante il Piano Periferie.
Qualche mese fa l’assessore Maggi spiegava che “sarebbe una follia rinunciare a investire” relativamente a una parte di città a stretto contatto con il centro storico, in prossimità di un luogo di forte indotto turistico grazie al Meis e con comprovate problematiche legate al degrado sedimentato nel corso degli ultimi decenni a seguito della chiusura del Mercato Ortofrutticolo.

Personalmente la penso allo stesso modo: perdere i milioni di finanziamento già stanziati dal Governo vorrebbe dire lasciarsi sfuggire un’opportunità più unica che rara di riqualificare un’area importantissima non solo per i residenti.
A questi aspetti aggiungo le rassicurazioni avute in merito al discorso ambientale, dal momento che il parcheggio multipiano al centro delle osservazione dei colleghi di maggioranza, non comporta un temuto impatto negativo in termini di aumento di metri cubi di cemento, prevedendo – al contrario – una struttura di acciaio, reversibile e dal costo ridotto. Una soluzione che, a mio avviso, non dovrà essere un mezzo per far cassa, ma – al contrario – una struttura ad accesso gratuito, affiancata da un’adeguata offerta di bike-sharing, incentivando in questo modo chi viene da fuori a lasciare la macchina e proseguire con le biciclette per i propri giri in città.
Sicuramente un apporto di nuovi volumi edilizi ci sarà, ma rimane nelle logiche delle innovazioni urbanistiche che qualunque città che vuole rimanere al passo coi tempi deve affrontare, senza contare le positive ricadute in termini di occasioni di lavoro nella fase esecutiva oltre che in quella gestionale.

Ci inoltre tengo a ribadire che non parlo unicamente sulla base delle tante sollecitazioni avute dai residenti della zona, preoccupati dello stallo e di un eventuale radicamento dello status quo dell’area per molti anni a venire, ma anche per testimonianza diretta. Nel recente passato sono intervenuta in più occasioni, quando l’area-camper stava diventando una zona stanziale per nomadi, così come ho vissuto in in prima persona le occupazioni abusive dei locali attigui alla sede ANDOS (Associazione Donne Operate al Seno) in via Darsena, facilitate dal degrado del contesto dell’ex Mof.

Per concludere: un’area riqualificata a livello urbanistico, resa più fruibile da strutture ideate e organizzate per residenti, pendolari e turisti, significa rendere più viva e pregevole una porzione rilevante di Ferrara.

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