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Sabato 11 novembre ore 11:00

Presso la libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

  

03-libraio per un giorno“Libraio per un giorno” è un’iniziativa originale per avvicinare più persone possibili al mondo dei libri attraverso chi ci sta intorno tutti i giorni, per permettere alle persone di incontrarsi e raccontarsi agli altri svelando i propri gusti e passioni letterarie.

L’ospite di questa settimana sarà Leonardo Fiorentini, che racconterà ai presenti il suo bagaglio di letture con auto-ironia e spontaneità: i classici che lo hanno formato, ma di più, i titoli che non abbandonano il suo comodino la notte, dai quali non si separa mai.

 

Leonardo Fiorentini (1981) si è laureato in Lettere classiche presso l’Università di Bologna nel 2004, discutendo col Prof. Vinicio Tammaro una tesi di letteratura greca valutata 110 su 110 e lode. Ha quindi conseguito il titolo di dottore di ricerca presso l’Università di Ferrara (tutor Prof. A.M. Andrisano) con una tesi sul commediografo greco Strattide. Gli àmbiti di ricerca indagati sono il teatro comico di V e IV secolo, la tragedia euripidea, la lirica greca arcaica, la lessicografia e la poesia latina di età augustea.

Il rinfresco è offerto da NaturaSì, Via Bologna 296 e Via Copparo 3/A –  Ferrara

 

alle 18:00

Presso la storica sala dell’Oratorio San Crispino libreria Ibs+Libraccio di Ferrara

In collaborazione con Ombre D’Arte

Presentazione dei romanzi

SteamBros Investigations di  Alastor e L.A. Mely – Dark Zone

Passaggi Segreti di Elena Davi e Elisa Renzi – In.Edit

 

 

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SteamBros Investigations di  Alastor e L.A. Mely – Dark Zone

Il mondo è dominato dalla meraviglia dei motori a vapore e delle macchine elettriche. La gloria e il lusso appartengono ai ricchi e ai potenti che lasciano le classi meno abbienti a vivere nella miseria. In questo miasma di fumo e carbone emergono le menti più brillanti, siano esse volte al crimine o alla giustizia. Nicholas e Melinda Hoyt sono due investigatori privati, schierati al servizio della giustizia, fondatori dell’agenzia “Hoyt Brothers Investigations”. Quando un apparente caso di suicidio porta a galla frammenti del loro passato, solo una grande dose di fortuna, intelligenza e vapore potrà far emergere la verità e salvargli la vita.

Passaggi Segreti di Elena Davi e Elisa Renzi – In.Edit

Passaggi segreti nasce dai sogni di due studentesse dell’Istituto Tecnico Agrario di Imola, accomunate dalla passione per i libri fantasy e unisce nell’amicizia le due ragazze, che nel 2003 iniziano il lungo percorso che le porterà a scrivere e pubblicare il loro primo romanzo.

In un mondo dove esseri umani e vampiri convivono secondo le regole della razza umana, un gruppo di vampiri si ritrova unito per affrontare una nuova minaccia: Raven, un vampiro i cui poteri sono stati sigillati da tempo nell’Amygdale, cerca un modo per risvegliare Grief, creatura il cui potere sopito potrebbe distruggere l’intero creato. Toccherà alla Congrega della Rondine affrontare il viaggio che dalle Terre Perdute porta a Falce di Sogno, per impedire a Raven di realizzare i propri scopi.

Elena Davi nasce a Castel San Pietro Terme il 18 Novembre 1983; attualmente vive a Borgo Tossignano, col marito e due figli. Diplomata

all’Istituto Tecnico Agrario di Imola, dove conosce Elisa, lavora come libera professionista, con servizi alle aziende. Nel tempo libero si dedica alle sue grandi passioni: canto, dando lezioni private, e scrittura.

Elisa Renzi nasce ad Imola il 28 Gennaio 1983; attualmente vive a Borgo Tossignano, sulle colline in provincia di Bologna. Laureata in “Conservazione dei Beni Archivistici e Librari” ed in “Scienze Archivistiche, librarie e dell’informazione documentaria”, presso la Facoltà di Studi di Ravenna, lavora presso la Biblioteca Comunale di Borgo Tossignano. Appena può si dedica alle sue grandi passioni: scrivere e disegnare.

 

 

alle 18:00 Barbara Baraldi presenta il libro Aurora nel buio

Giunti

 

Barbara baraldiAurora Scalviati era la migliore, fino al giorno di quel conflitto a fuoco, quando quel proiettile ha raggiunto la sua testa. Da allora, la più brava profiler della polizia italiana soffre di un disturbo bipolare che cerca di dominare attraverso i farmaci e le sedute clandestine di una terapia da molti considerata barbara: l’elettroshock. Quando per motivi disciplinari Aurora viene trasferita in una tranquilla cittadina dell’Emilia, si trova di fronte a uno scenario diverso da come lo immaginava. Una donna viene uccisa proprio la notte del suo arrivo, il marito è scomparso e l’assassino ha rapito la loro bambina, Aprile, di nove anni. Su una parete della casa, una scritta tracciata col sangue della vittima: “Tu non farai alcun male”. Aurora è certa che si tratti dell’opera di un killer che ha già ucciso in passato e che quella scritta sia un indizio che può condurre alla bimba, una specie di ultimatum. Ma nessuno la ascolta. Presto Aurora capirà di essere costretta ad agire al di fuori delle regole, perché solo fidandosi del proprio intuito potrà dissipare la coltre di nebbia che avvolge ogni cosa. Solo affrontando i demoni della propria mente potrà salvare la piccola Aprile ed evitare nuove morti…

Barbara Baraldi originaria della Bassa Emiliana, è autrice di thriller, romanzi per ragazzi e sceneggiature di fumetti, tra cui la serie «Dylan Dog». Il suo esordio nella letteratura poliziesca avviene sulle pagine de «Il Giallo Mondadori» con La bambola di cristallo. In contemporanea con l’uscita del romanzo in Inghilterra e negli Stati Uniti, viene scelta dalla BBC tra i protagonisti del documentario Italian noir sul giallo italiano.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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