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Da: Zona Democratica

Anche a Ferrara è stata serata di “Pastasciutta Antifascista – una pastasciutta resistente in ricordo dei fratelli Cervi”, così come in oltre 90 città in tutta Italia. Un momento di festa in nome della memoria storica e della libertà.

La rete nazionale delle pastasciutte antifasciste nasce a ricordo del 25 luglio del 1943: dopo l’arresto di Mussolini, la famiglia Cervi decise di offrire a tutto il paese di Campegine una pastasciutta, per festeggiare la caduta del regime. Un semplice piatto di pasta con burro e formaggio, che in tempo di guerra e razionamenti era quasi un lusso. Il desiderio di riprendersi la piazza e stare assieme era grande, anche se la liberazione sarebbe venuta solo molti mesi dopo, al prezzo di tante vite umane, tra cui proprio quelle dei fratelli Cervi fucilati il 28 dicembre di quell’anno.

A Ferrara l’evento è stato promosso da un nutrito gruppo di associazioni – che per l’occasione ha scelto di aggregarsi sotto il nome di “Zona Democratica” – e si è svolto ieri sera (giov. 25 luglio) presso il Centro di Promozione Sociale il Barco, che ha messo a disposizione i suoi volontari e i suoi locali. Le adesioni sono state numerose sin da subito: “Ci scusiamo davvero con chi non ha potuto unirsi per motivi di capienza – dichiarano gli organizzatori – ma non ci attendevamo una adesione così alta. Un ottimo segnale.”

Prima di sedersi a tavola i presenti (più di 150) hanno assistito ad una introduzione storica e ad alcune letture a tema.

“La pastasciutta dei Cervi era per tutti, anche per il maresciallo di Campegine che andò a controllare poi si unì alla tavolata – e così i valori dell’antifascismo, la Resistenza, la libertà sono patrimonio di tutti gli italiani e non di alcuni. Questo è lo spirito che eventi come questi vogliono trasmettere e siamo felici di aver riunito tante persone anche a Ferrara. E’ un modo per manifestare l’impegno a tenere gli occhi aperti e a non arretrare sui principi di libertà e tolleranza, un bel modo di trascorrere una calda serata estiva.”

Zona Democratica: ANPI, ARCI, Emergency, arci gay ferrara, GAD gruppo anti-discriminazioni, CGIL, UDI unità della donne in Italia, Centro Donna Giustizia, Ferrara Che Accoglie, Rete della Pace, cps il Barco aps.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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