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I fanciulli trovano tutto nel nulla, gli uomini il nulla nel tutto.”
(Giacomo Leopardi)

Il latte che verso

Mentre verso il latte,
Per poi piangerci sopra,
Il verso attendo per uscire
Dalla mia stonatura.
Il verbo rotondo della ruota
Che fa il suo giro e si nasconde
A un certo mondo che rotola
Meglio dell’ ultimo sorso,
Nella lattina perso.

 

A mezza stagione

Mi serva il reale
Che snerva che svena
Il finale là eterno
Che sferza da sempre
Per dire variante in esterni
Gli estremi il pensare
Colpire parole già zitte
Se inverno se estate
Se media stagione la norma
Migrata strappata da fuori
Stirati pudori di giorni
Malati di nuovo nei cuori
La piega che strega
Di vuote questioni
Ritrite narrate prigioni.

 

Kairos, papà

Adesso che tu
Mi sei in questo
Marzo che sfugge
Lo stesso nell’ Aprile
Quando quella ruggine
Il vento spazza fuori
La terra resta per ora
A mescolare fini
Fiori e spighe,
di certo ancora sei
quella mattina;
una maglietta a righe
i grissini e la coperta
sulla Bianchina mentre
Andiamo a Rimini.

Papà, 1936-2021

 

L’estate del 1969

Non so cosa che cosa hai pensato
Quando hai visto l’uomo
strano in quella sera
calpestare il bianco e nero
sulla sfera lento e sfocato
che si gira nella tua paura
a pensare a tutti quei chilometri
-noi che li misuravamo ancora,
dimmi se sentivi come andavi
a finire che avremmo avuto
come tuo padre o come la Marta
i capelli diradati e sul mento
uno spegnersi senza più dire,
con l’ ultima mano da dover lasciare,
senza una carta né una matita colorata.

 

Muta moneta

Stravaga la parola che non cogli
acchiappi in ballo una cometa che è la fede
Non posso credere e non voglio
Se la giri, la moneta resta muta
Soprassiede il tentativo delle dita
poi degli occhi nuda e cade. Non concede
al tiro che la mercede dell’ abbaglio.

 

Da sopra una collina

A grappoli a gradini calcoli ore
Dalla tua gola fuori un’era
Del tuo rancore griffato
Chimere in stupori d’ asfalto
Dei tuoi mari goccia goffa
Sono stata. Quieta su echi
Lidi di luoghi cataloghi
Di addii sommari discanto
Di ancore nei vortici
Di acque tutte instabili
Quanti rullanti di note
Allo sbando del dio volubile
Sbuca di notte sul mondo
Con la faccia grave. La tua foto
Una senza ruga
già trabocca rauca
In cianfrusaglie di domande,
nei secoli dei secoli,
ordini e regoli il tuo amore

Daniela Favretti. Ecco alcune notizie biografiche che ha voluto condividere con noi. “Non so scrivere le biografie,  e neppure i curriculum. Ci provo. Posso ricordare di non avere mai amato cose molto diverse. La carta bianca, la carta stampata. La sola attività che io riconosca come lavoro è la pittura, prima quella accademica e poi la sua negazione (ma ammetto di essere radicalmente accademica). Onestamente non so cosa raccontare. Ho avuto una esistenza abbastanza inquieta ed ho vissuto in molti luoghi differenti facendo lavori altrettanto eterogenei. Mi ritengo alquanto poco socievole e nutro un grande amore per tutte le forme animali (per gli esseri umani un po’ meno).“.

La rubrica di poesia Parole a capo, curata da Pier Luigi Guerrini, esce regolarmente ogni giovedì mattina su Periscopio.
Per leggere i numeri precedenti clicca[Qui]

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Pierluigi Guerrini

Pier Luigi Guerrini è nato in una terra di confine e nel suo DNA ha molte affinità romagnole. Sperimenta percorsi poetici dalla metà degli anni ’70. Ha lavorato nelle professioni d’aiuto. La politica e l’impegno sono amori non ancora sopiti. E’ presidente della Associazione Culturale Ultimo Rosso. Dal 2020 cura su Periscopio la rubrica di poesia “Parole a capo”.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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