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da: ufficio stampa Cna Ferrara

La Cna di Ferrara si mobilita nel corso delle due Giornate del 7 e 8 aprile, con l’obiettivo di favorire l’accesso al mondo del lavoro e delle professioni.
Al centro innovazione e tradizione nelle pmi.

Non è, questo, un paese per giovani che vogliano fare impresa, né, va aggiunto, il territorio contribuisce sufficientemente a sostenere chi desideri cimentarsi con una nuova attività, mettendo a frutto i propri talenti. Per questo Cna ha voluto creare una rete tra imprenditori e giovani con l’obiettivo di avvicinare questi ultimi al mondo concreto dell’impresa, come ha affermato Emanuele Borasio, vice presidente provinciale dell’Associazione, presentando la terza edizione delle Giornate di Orientamento all’imprenditoria, alla presenza di Diego Benatti, direttore provinciale della Cna e Milena Nappo e Davide Simeoli del Gruppo Giovani Imprenditori Cna.
La tradizione si innova”, questo il titolo dell’evento, che si terrà giovedì 7 e venerdì 8 aprile, con un intenso programma di incontri, workshop e visite di scolaresche, protagonisti oltre mille studenti medi, con i loro docenti, e una cinquantina di piccole e medie imprese della nostra provincia.
Di fatto, le Giornate costituiscono una tra le principali iniziative, promosse dall’Associazione, rivolte a favorire l’incontro tra giovani e impresa, attraverso la formazione, il sostegno alla auto imprenditorialtà e l’accompagnamento di giovani imprenditori durante i primi anni del proprio percorso, ma il tema è, necessariamente, di carattere più generale. “E’ un territorio ancora troppo poco accogliente per i giovani che vogliono avviare una propria attività”, ha constatato il direttore Benatti, evidenziando l’ulteriore calo di imprese giovanili nella provincia (-4,3%) emerso dagli ultimi dati Camera di Commercio. “Serve un progetto di sistema mirato ai giovani – ha aggiunto – che veda il concorso di scuola, università, istituzioni, banche e mondo delle imprese, teso a creare condizioni a loro favorevoli: alleggerendo il carico fiscale e burocratico per chi intende avviare una propria impresa, creando plafond per migliorarne l’accesso al credito, aprendo nuove opportunità in ambiti economici di collaborazione pubblico e privato”. Questo l’intenso programma delle due giornate.
Giovedì 7 Aprile, a partire dalle ore 9, presso la sede della Direzione provinciale della Cna, workshop tematici per i diversi settori di attività, che saranno aperti da un breve convegno in seduta plenaria dal titolo “Diventare imprenditori: passione, idee e competenze”. Interverranno Alberto Minarelli, presidente provinciale della Cna, Matteo Fabbri, presidente dei Giovani Imprenditori Cnae un gruppo di giovani titolari di imprese ferraresi che hanno fatto dell’innovazione il loro tratto distintivo: Nicola Sabba (MecMurphil), Bruno Faccini (ItEstense) e Roberto Danieli (Alchimie del Gusto).
Seguiranno workshop, dal titolo “Cosa bisogna sapere per…”, tenuti da imprenditori e consulenti sui seguenti settori: automazione industriale (Giorgio Marzola della Sa-Ma Snc e Roberto Bonora della Modelleria Meccanica Bonora); benessere ed estetica (Fulvio Bedendo dell’impresa Beauty Club Benessere e Chiara Pirani e Federico Pederzani della Estetica BeC); comunicazione – Ict (Giulia Bratti di Grafica Andros e Emanuele Borasio di Wear); impiantistica (Armando Folli dell’azienda Folli Armando Impianti Elettrici e Gabriele Pozzati di Impianti termosanitari Snc); moda (Debora Trapella di Confezioni Mia e Dino Ragazzini di Inpell Pelletteria). Parteciperanno circa un centinaio di studenti medi superiori con i loro insegnanti.
Venerdì 8 aprile. Tutta la mattinata sarà dedicata alle visite di studenti di Istituti medi superiori ad imprese della nostra provincia, per un totale dipiù di 900 ragazzi, accompagnati dai propri insegnanti, ad un complesso di 35 aziende.
Ecco imprese e scuole: Ferrara Archliving (studio di progettazione) – Istituto d’arte Dosso Dossi; Artefatta – Stampa digitale (web agency e stampa digitale) – Liceo Ariosto; Atelier Il Sogno (confezione abiti da sposa e abiti da cerimonia) – Ipsia “Ercole i d’Este”; Delphi International (marketing e comunicazione) – Liceo Carducci; Krifi (torrefazione caffè) – Istituto “V. Bachelet; Iaselab (controllo qualità, analisi tecniche e collaudi) – Istituto “V. Bachelet”; Logikamente (web agency) – Istituto “V. Bachelet”; Made (eventi e comunicazione) – Liceo Carducci; Oberti (riparazione elettromeccanica) – Istituto “V. Bachelet”; Pronesis (web agency) – Liceo Carducci; Residenza Caterina (Residenza protetta per anziani) – Ipsia “F.lli Taddia”; Salone del Restauro (sei imprese del settore restauro e conservazione) – Istituto per geometri “G. B. Aleotti”; Telestense (emittente Tv) – Istituto Luigi Einaudi; Tryeco e Spazio Grisù (factory creativa) – Istituto d’arte Dosso Dossi; Argenta: Fabio Ghedini /fabbricazione componenti e impianti industriali) – Polo scolastico Argenta succursale Portomaggiore; Cablaggi Iosco (cablaggi elettrici ed elettronici – Argenta) – Ipsia Argenta; Bondeno: Bregoli Group (manutenzione carrelli elevatori) Ipsia “F.lli Taddia”; Cento: Deltos (elettronica, informatica industriale) -Istituto “Bassi Burgatti”; Megabyte (sistemi informatici) – Istituto “Bassi Burgatti”; Pgl Carrozzeria (autocarrozzeria) – Ipsia “F.lli Taddia”; Seba (dispositivi protezione antinfortunistica) – Istituto “Bassi Burgatti”; Xmem (servizi Cad) – Istituto “Bassi Burgatti”; Copparo: Centro Nuoto Copparo (centro sportivo e riabilitazione) – Liceo Carducci; Ostellato: Marani (installazione impianti elettrici) – Ipsia “E. I° D’Este” e Omi (cilindri ed accessori per l’automazione pneumatica) Istituto “T. L. Civita – Guido Monaco di Pomposa”; Portomaggiore: Hi-Mec (officina meccanica di precisione) – Polo scolastico Argenta succursale Portomaggiore; Sant’Agostino: Sefra Meccanica (componenti e protezioni per macchine automatiche – Sant’Agostino) – Ipsia “F.lli Taddia”; San Pietro in Casale: Scie (trattamento e depurazione) – Isit “Bassi Burgatti”; Voghiera: Rmme (montaggi elettronici) – Istituto “V. Bachelet” e Sitep (sistemi di refrigerazione e lievitazione) – Ipsia “Ercole I° D’Este”.

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CNA FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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