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da: Istituto di Istruzione Superiore “N. Copernico – A. Carpeggiani”

Il sito dedicato all’Europa dell’Istituto ‘Copernico-Carpeggiani’ si rifa il look e lancia in rete il restyling della prima versione. <>. Il sito è stato realizzato da Simone Ramini, Andrea Poluzzi e Alessio Facchini, alunni dell’ultimo anno del corso di Informatica, che sono stati coordinati dal docente Elia Melloni.
Connettendosi all’indirizzo http://www.iiscopernico.gov.it/mmediaproj/europa/ si accede alla cover, la copertina che fornisce una breve presentazione (anche in versione inglese). Poi si entra nella home page, che presenta le risorse disponibili. E’ possibile, infatti, scaricare vari materiali sulle tematiche europee: dalle relazioni multimediali ai power point elaborati dagli alunni durante il consueto appuntamento annuale della Festa dell’Europa. Vari gli argomenti trattati: dall’ambiente agli obiettivi di Europa 2020, dalle caratteristiche culturali ai differenti paesaggi del nostro continente. E, a proposito della Festa, si può anche consultare il programma 2016 della manifestazione che si svolgerà il prossimo 9 maggio.
” Anno dopo anno – continua Allocca – intendiamo ampliare la documentazione e i contenuti, facendo in modo che questa diventi la struttura virtuale che affianca il nostro lavoro in aula e che lo rende sempre fruibile, mantenendo traccia nel tempo delle attività di tutto l’istituto. Il valore aggiunto – prosegue il docente – è che si tratta di un’opera realizzata dagli studenti per gli studenti e tutto esclusivamente con risorse interne del Copernico-Carpeggiani “.
In un’altra sezione si accede ai vari siti collegati: uno dedicato all’incontro con gli imprenditori ferraresi (“Raccontare l’impresa” organizzato lo scorso anno in collaborazione con Unindustria Ferrara), gli altri legati ai vari progetti europei vinti dall’istituto (l’Erasmus+ “Only one world don’t waste it” con le scuole di Spagna, Bulgaria, Francia, Grecia e Lettonia e il Comenius “It makes S.E.N.S.E” sulle energie sostenibili) senza dimenticare l’Ipergioco “DxD: un dovere per un diritto” realizzato con l’Indire. Da quest’anno è presente anche la rassegna stampa. Tutte le risorse telematiche sono connesse al sito scolastico curato dal docente Lorenzo Cuomo.
Ma i lavori fervono ancora: si tratta di un work in progress e si sta pensando a permettere la visione dell’intera registrazione filmata della Festa dell’Europa.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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