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Dopo una lunga settimana trascorsa a inaugurare progetti pilota sparsi per tutto il territorio ferrarese, si è appena conclusa l’iniziativa “Scombussoliamoci – Prove generali di comunità” con l’apertura di due nuovi presidi del progetto Com.Bus in viale Krasnodar (per il presidio di Quartesana [leggi], per il progetto Com.Bus [leggi]).
In due anni di progetto che hanno visto sorgere giardini sensoriali, scalinate ridipinte ed ex cabine rinate sotto forma di biblioteche, il viale della periferia di Ferrara è stato luogo anche di due interessanti proposte di riqualificazione territoriale pensate dai bambini delle classi quinte, in questo caso della scuola primaria Matteotti: una piazzetta (piazza dei Poeti) adibita a scacchiera gigante sulla quale giocare e, in uno spiazzo in mezzo al verde qualche centinaio di metri oltre le trafficatissime strade principali, un percorso denominato “informAttivo” nato con il compito di illustrare tutto quello che il quartiere ha da offrire ad abitanti e passanti.

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Scacchiera di Alfatrotto

Il presidio attivato in piazza dei Poeti è stato presentato dal discorso inaugurale da Serena Maioli, ideatrice del progetto Com.Bus, che ha spiegato come “in tutto questo tempo trascorso a pensare come e dove riqualificare il quartiere, la scelta obbligata è stata proprio questa piazza, un tempo adibita a skate-park e oggi molto bisognosa di nuove attenzioni”. La pavimentazione della piazzetta è passata così dall’essere terreno di acrobatiche evoluzioni da parte degli skateboarder ad una gigantesca piattaforma di gioco. Quest’ultimo ha anche un suo nome, “Alfatrotto”, che come ha continuato a spiegare Serena “è un gioco molto simile allo scarabeo e pensato in tutti i suoi dettagli dai bambini, che insieme ai genitori hanno contribuito anche a costruire il materiale, come le pedine e i porta-pedine”. Anche gli stessi bambini della 5^A hanno preso la parola prima del taglio del nastro, desiderosi di raccontare a tutti i presenti il lavoro di questi due anni, frutto di tanti “giri” nel quartiere e di un’idea realizzata, non a caso, come in ogni progetto pensato da bambini che si rispettino, in questo grande spazio all’aperto.

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Percorso informATTIVO

Ma prima di mettersi a giocare veramente ad Alfatrotto, tutti i partecipanti all’inaugurazione si sono spostati per osservare la seconda ed ultima sperimentazione avviata nel quartiere, questa volta ideata dalla classe 5^C. Il “Percorso informAttivo” è stato posizionato lungo uno dei grandi parchi di viale Krasnodar con lo scopo di mettere a rete i vari parchi della zona, come ha spiegato nel discorso d’inaugurazione del presidio Elena Maioli che ha aggiunto come “si sia lavorato di fantasia con i ragazzi dopo aver capito che uno dei punti del quartiere sul quale spingere maggiormente fosse l’attività fisica, visto che viale Krasnodar è una delle zone più verdi di tutta Ferrara. Questa mappa rappresentante il percorso dei parchi con le sue postazioni – ha continuato – servirà agli abitanti del viale o ai turisti a prendere coscienza di quanti giochi, attività sportive e ricreative possono essere praticate in questo grande quartiere, senza mai dimenticarsi della sua storia, delle buone pratiche educative e della cura del territorio”. Anche in questo presidio è notevole l’entusiasmo dei ragazzi ideatori del progetto, che in un clima di festa in famiglia narrano uno dopo l’altro la storia della sperimentazione e accompagnano genitori e amici a provare il percorso.

Spostamenti tra sperimentazioni
Spostamenti tra sperimentazioni

Due novità quindi assolutamente importanti per viale Krasnodar, quartiere tanto difficile (come hanno potuto constatare i partecipanti all’iniziativa) quanto ricco di spunti e potenzialità da far emergere; tra mille difficoltà, ancora una volta, la purezza e la voglia di mettersi in gioco dei bambini emerge, colorata e rumorosa, e si fa notare. E così anche viale K. si dimostra quartiere veramente attivo, come attivi si sono confermati i suoi abitanti. Come ricordato in tutte le altre inaugurazioni, ora è proprio solamente compito dei bambini prendersi cura di quanto di bello hanno creato e fare in modo che sia solo l’inizio per tante altre idee analoghe.
Finisce così in bellezza l’impegnativa settimana per i ragazzi di Com.Bus, esausti ma entusiasti di aver finalmente visto realizzate tutte le sperimentazioni da loro avviate insieme a centinaia di ragazzi. Come loro stessi hanno ricordato, chiusa questa fase di sperimentazione se ne apre un’altra fatta di cura, di partecipazione e stimolazione verso quanta più gente possibile affinché si vivano al meglio questi nuovi spazi. Quest’ultimo è l’auspicio migliore, il vero obiettivo grazie al quale il progetto Com.Bus potrà dire di non aver lavorato invano.

Presidio
Preparativi
Postazioni
Schacchiera
Pedine
Presentazione
Presidio
Presentazione
Percorso
Informazioni
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Andrea Vincenzi


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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