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da: comitato Acqua Pubblica Ferrara

La Legge di stabilità concede ai comuni di utilizzare i proventi delle vendite delle azioni delle partecipate pubbliche fuori dal patto di stabilità, un chiaro incentivo del Governo alla privatizzazione dei beni comuni che tradisce l’esito dei referendum del 2011.
Sindaci e consiglieri comunali non cedano a questo ricatto, siano difensori e non curatori fallimentari dei beni comuni e dei servizi pubblici delle loro comunità!
Scendere sotto il 51% di proprietà pubblica in HERA, società che gestisce i servizi pubblici locali necessari a garantire i diritti umani fondamentali come l’acqua, rappresenta un punto di non ritorno per la loro privatizzazione.
Significa per le amministrazioni pubbliche cedere campo libero alla gestione finalizzata al profitto dominata dalla finanza, e rinunciare a gestire la cosa pubblica negli interessi dei cittadini, dei lavoratori, del territorio nel suo insieme.
Significa accettare il progressivo aumento delle bollette e la riduzione degli investimenti, a favore dei dividendi distribuiti agli azionisti.
Non ci sono ragioni accettabili in questo processo di espropriazione, né politiche, né di bilancio.
Il Comitato acqua pubblica di Ferrara si mobilita e invita tutte/i a partecipare al presidio che si svolgerà:
Lunedì 27 aprile a Ferrara, in piazza Municipale, a partire dalle ore 15.30.
Seguiremo da vicino la discussione del Consiglio comunale di Ferrara sulla delibera di modifica statutaria di Hera, modifica del patto di sindacato dei soci pubblici e vendita delle azioni Hera da parte del Comune di Ferrara.
Il Presidio è convocato in concomitanza anche da CGIL e UIL.
I Comitati acqua bene comune di Ferrara e dell’Emilia Romagna parteciperanno allo sciopero ed alla manifestazione indetta dalla CGIL Emilia Romagna e dalle RSU di Hera il 28 aprile 2015.
Invitiamo tutti/e a partecipare alla Manifestazione che si svolgerà martedì 28 Aprile a Bologna, davanti alla sede di Hera, viale Berti Pichat dalle 8.30 alle 11.00, in concomitanza con l’assemblea dei soci Hera.

Per informazioni e partecipazione (pullman) contattare la Camera del Lavoro CGIL di piazza Verdi (0532-783111)

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it