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da: organizzatori

MOTO CLUB TERNI – L. liberati P. Pileri
RIEVOCAZIONE STORICA MOTOGIRO D’ITALIA 25^ edizione
18 – 25 giugno 2016
DA TERNI ALLA SLOVENIA E RITORNO
Oltre 100 iscritti – 1900 km sei tappe in sette giorni
la manifestazione inserita nel calendario internazionale FIM nel settore Vintage
TERNI – FERRARA (prima tappa) 19 Giugno
COMUNICATO STAMPA
Arriva domenica 19 giugno alle ore 17,30 a Ferrara in Piazza Ariostea, proveniente da Terni, la prima tappa delle sette in programma, della venticinquesima Rievocazione Storia del Motogiro d’Italia che, dopo aver attraversato tutto il nod-est della penisola, si concluderà ancora nella cittadina umbra il 25 giugno. La manifestazione è organizzata dal Moto Club Terni L. Liberati – P. Pileri ed è realizzata sotto l’egida della Federazione Motociclistica Italiana. L’edizione “SILVER” oltre che per i cinque lustri, verrà ricordata anche perché entra ufficialmente a far parte del calendario internazionale FIM. Proprio per questo gli organizzatori hanno pensato a un percorso lungo e turisticamente molto valido, con tanto di sconfinamento in Slovenia, coniugando come sempre al meglio: sport, passione per le moto e turismo su due ruote. Questa edizione si svolge in memoria di uno dei suoi ideatori: Paolo Rossi, presidente per tanti anni del sodalizio ternano, scomparso lo scorso anno proprio alla vigilia della partenza della gara, per questo assumerà anche la denominazione di “Memorial Paolo Rossi”. Fu proprio Rossi insieme all’ attuale presidente Massimo Mansueti e alla segretaria generale Laura Cosimetti, alla fine degli anni ottanta, ha rispolverare e riportare al successo la gran fondo motociclistica degli anni cinquanta.
La carovana del Motogiro, formata oltre che da un centinaio di concorrenti anche da un nutrito staff organizzativo, entrerà in provincia di Ferrara ad Argenta alle ore 16,30, qui in piazza Garibaldi è previsto un riordino con ristoro e una prova speciale cronometrata, quindi si proseguirà in direzione Monestirolo per poi chiudersi a Ferrara in Piazza Ariostea. Le prime moto storiche sono attese per le ore 17,30 ma prima di completare la faticosa tappa che ricordiamo con i suoi 399 km è la più lunga del Motogiro 2016, i concorrenti effettueranno l’ultima prova di abilità, che servirà a stilare la prima classifica di questa edizione.
La Rievocazione Storica del Motogiro è il più importante evento itinerante riservato alle moto storiche che si svolge al mondo e richiama il Motogiro agonistico che si è svolto dal 1953 al 1957, quando alla gara prendevano parte anche 500 piloti ed era considerato la Mille Miglia delle due ruote, al quale partecipavano in modo ufficiale le più importanti case motociclistiche del tempo.
Ovviamente oggi non si raggiungono più questi numeri di partecipanti, sarebbe oltretutto impossibile gestire eventi di questo tipo con il traffico odierno, ma l’importanza che ha assunto il Motogiro in questi 25 edizioni ha sempre più una valenza internazionale, tanto che ormai i due terzi degli iscritti provengono da altri paesi o meglio da altri continenti. Particolarmente apprezzata la scelta del percorso e del programma 2016 che ha richiamato molti americani, inglesi, olandesi, spagnoli, tedeschi e per la prima volta, anche turchi.
L’edizione di quest’anno, ripropone in gran parte il percorso che fece il Motogiro nel 1955, quando arrivò a Trieste per festeggiare il ritorno all’Italia della città giuliana, anche le tappe richiamano quell’edizione soprattutto per la lunghezza, alcune sfiorano i 400 chilometri per un totale di 1900, per questo gli organizzatori hanno deciso di dividerlo in sette frazioni, una in più di quelle degli ultimi anni, comprendendone anche una di riposo a Bled in Slovenia.
Il via è fissato a Terni, sede del Moto Club organizzatore, dove sabato 18 giugno si svolgeranno le operazioni preliminari, poi domenica 19 giugno, la partenza della prima tappa che porterà i motociclisti a Ferrara dopo 399 km, il giorno dopo si arriverà a Trieste con un percorso di 364 km e quindi lo sconfinamento in Slovenia a Bled, dove si chiuderà la terza frazione lunga 209 km. Mercoledì 22 si effettuerà una giornata di riposo per poi riprendere il giorno successivo, con partenza ufficiale da Tarvisio e arrivo a Rovigo dopo 341 km, quindi venerdì 24 la carovana giungerà ad Arezzo per la sesta tappa lunga 324 km e infine il balzo finale verso Terni, dove la manifestazione si concluderà nel pomeriggio di sabato 25 giugno. In totale i concorrenti percorreranno circa 1900 km.
Trascorsi ormai quasi sessanta anni dall’ultima edizione del Motogiro agonistico, sono rimasti veramente pochi i piloti ancora in vita, fra questi una citazione la merita sicuramente lo spoletino Remo Venturi, vincitore dell’edizione del 1957 e che ha preso parte alla rievocazione fino due anni fa, in sella alla sua fida MV175 Disco Volante. Ormai giunto quasi alla soglia dei 90 anni non sarà in gara, ma ha assicurato la sua presenza al via della manifestazione. Fra le moto d’epoca presenti, la parte del leone la fanno le storiche case italiane degli anni 50-60 con in testa Ducati, Gilera, MV Agusta, Morini, Benelli e Rumy, molte anche le moto moderne e le “Classiche” anni 70, non mancano poi moto di produzione artigianale o limitata, veri e propri gioielli dal valore inestimabile.
Il Motogiro agonistico si è svolto dal 1953 al 1957, prima che nel 1958 venissero abolite tutte le gare su strade aperte al traffico, dopo la tragedia di De Portago alla 1000 Miglia del ‘57, ma poi alla metà degli anni sessanta venne ripreso con la formula della regolarità e in quella circostanza, nella categoria scooter, vinse Tony Tessier che a distanza di mezzo secolo, torna in gara con la stessa Lambretta Innocenti proprio per festeggiare la ricorrenza.
Come di consueto la Rievocazione Storia del Motogiro si caratterizzerà anche per l’elevato grado di ospitalità riservata ai partecipanti, con hotel di categoria superiore, cene di gala e l’organizzazione di numerosi eventi collaterali in ogni sede di tappa e lungo il percorso.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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