Modonesi in tour nelle frazioni e nei quartieri di Ferrara con un furgoncino elettrico
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Da: Aldo Modonesi Sindaco
Da questa mattina per le vie di Ferrara e delle frazioni è possibile vedere il mezzo di trasporto che accompagnerà Aldo Modonesi lungo le tappe verso le elezioni amministrativo del 26 maggio. Il candidato sindaco di Ferrara ha “vestito” del colore della sua campagna, il tipico rosso mattone che colora muri e tetti di Ferrara, un furgoncino elettrico.
“Ogni giorno esco dalle Mura di Ferrara per andare a incontri nei quartieri più lontani dal centro o nelle cinquanta frazioni del comune. Tanta strada che ho deciso di percorrere con il più basso impatto possibile sull’ambiente. – spiega Modonesi – Con un’autonomia di circa 50 km al giorno, quindi, arrivo dove posso parlare con persone che mi spiegano quali servizi vogliono che siano rafforzati nei loro territori, mi mostrano ciò che funziona e che può essere da esempio per altre realtà e mi danno una bella carica per affrontare questa campagna elettorale. E dopo la giornata lasciamo in carica anche il nostro furgoncino!”
“Questa non è un’iniziativa spot, ma una base di partenza per raccontare la Ferrara che vogliamo e che mi candido ad amministrare.- torna serio il candidato sindaco – Con incentivi ad andare in bicicletta e più mezzi di trasporto pubblici elettrici. Un modo per rispettare il più possibile la salute di tutti, l’ambiente e la nostra città, patrimonio dell’Umanità Unesco”.
Riceviamo e pubblichiamo
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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.
Se già frequentate queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.
Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani. Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito. Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.
Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta. Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .
Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line, le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.
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