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da: Arci Ferrara

Messaggio di solidarietà tra Est e Ovest diretto da un Rossellini commovente che torna agli argomenti della sua trilogia bellica. Giovanna Ralli è uno spettacolo di uno splendore accecante, lei è il valore aggiunto del film, quando bravura e bellezza vanno di pari passo.

Rossellini torna ad occuparsi delle miserie e dei drammi della guerra con il consueto ed autentico impegno civile del suo cinema, tratteggiando, con toni accorati, epiche movenze e sguardo appassionato, la vicenda della popolana romana Esperia (Giovanna Ralli), nella cui abitazione si rifugiano, dopo l’armistizio del 1943, tre soldati (un americano, un inglese ed un russo) evasi da un campo di concentramento ed accolti, in cambio di un po’ di cibo, dalla donna, che li nasconde nella soffitta della sua casa mettendo a repentaglio la propria incolumità. Evocando con potente suggestione visiva l’atmosfera di terrore che gravava sulla Roma occupata dai nazisti del 1943, Rossellini compone un affascinante poema sulla solidarietà umana e la fratellanza tra i popoli, scritto da Sergio Amidei, Diego Fabbri, Brunello Rondi e dallo stesso regista con un’indubbia ed efficace resa spettacolare, giocata interamente sull’ambientazione notturna (impeccabili la fotografia di Carlo Carlini e le scenografie curate da Flavio Mogherini) e la disinvoltura e la scioltezza dello stile, con l’uso innovativo dello zoom, il ritmo travolgente della narrazione e la sapiente direzione degli attori (tra cui spiccano le prove di Renato Salvatori, Leo Genn, Paolo Stoppa, Enrico Maria Salerno, Laura Betti, Rosalba Neri, oltre, naturalmente, alla protagonista, a cui Giovanna Ralli dona vitalità espressiva e spontaneità di gesti).

Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito: www.cinemaboldini.it.

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Arci Ferrara


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno. L’artista polesano Piermaria Romani si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE
di Piermaria Romani


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