Skip to main content

Da Centro di Tecnologie per la Comunicazione l’Innovazione e la Didattica a Distanza

Fino al 31 marzo è possibile iscriversi al Master UniFE di II livello in “Trattamenti psicosociali basati sull’evidenza e orientati al recovery nella psichiatria di comunità” (istituito ai sensi del D.M. 270/04), anno accademico 2016/2017, erogato in modalità didattica integrata.
 
Obiettivo del Master è rendere i professionisti sanitari un autorevole riferimento in materia di trattamenti psichiatrici orientati all’evidenza e al recovery. Nello specifico, si propone di fornire le necessarie competenze teoriche-pratiche per conoscere le implicazioni delle ricerche condotte nel campo delle neuroscienze sul trattamento delle malattie mentali e il ruolo della psicofarmacologia nei trattamenti biopsicosociali. 

Diretto dal Prof. Luigi Grassi, Direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche e Chirurgico Specialistiche di UniFE, e co-diretto dalla Dott.ssa Paola Carozza, Direttrice del Dipartimento Assistenziale integrato Salute Mentale e Dipendenze Patologiche AUSL Ferrara, il Master si avvale del contributo di esperti qualificati in ambito di Malattie mentali e Recovery, tra accademici e professionisti, provenienti dal territorio nazionale e internazionale.

Spiega il Prof. Grassi: “Il professionista che il Master intende formare sarà in grado di individuare i principiali indicatori di guarigione in psichiatria e le caratteristiche dei servizi di salute mentale orientati al recovery, integrati e centrati sulla persona secondo il modello OMS. Al termine del Master, i professionisti saranno inoltre in grado di fornire le principali EBPs nel campo della salute mentale, di organizzare il lavoro in un team interdisciplinare nei servizi di salute mentale e di svolgere un ruolo di leadership nei processi di cambiamento organizzativo e metodologico.”
 
Aggiunge la Dott.ssa Carozza: “Il Master è strutturato in quattro insegnamenti. Il primo riguarda il Concetto di recovery, outcome in psichiatria, strumenti di valutazione, che permette di migliorare la conoscenza del concetto di guarigione in psichiatria, con particolare riferimento alla sua natura multidimensionale e ai diversi significati che assume a seconda se è valutato dai ricercatori, dai clinici o dagli utenti e di loro familiari. Segue l’insegnamento di Diagnosi Psichiatrica, per approfondire la conoscenza e comprensione dei diversi sistemi di classificazione per pervenire ad una diagnosi psichiatrica adottando il paradigma biopsicosociale. Particolare attenzione sarà rivolta anche all’apprendimento delle abilità interpersonali per comunicare la diagnosi psichiatrica. Terzo insegnamento è Modelli organizzativi orientati all’evidenza e al recovery, che verterà nello specifico ad aumentare la conoscenza sugli indicatori di un sistema, le metodologie e componenti organizzative, l’integrazione dei servizi di salute mentale con altre agenzie sociosanitarie e apprendere i metodi efficaci per migliorare ogni giorno le competenze professionali. Ed infine, Trattamenti Biopsicosociali EB (Evidence Based) per approfondire la conoscenza dei principali trattamenti psicosociali EB, delle linee-guida per implementare la loro corretta adozione nei servizi di salute mentale”

La didattica prevede una modalità integrata tra didattica in presenza e a distanza. Inoltre, tramite la piattaforma didattica e l’aula virtuale gestita da se@unife, Centro e-Learning di Ateneo, sarà possibile rivedere tutte le lezioni del master, fruire dei materiali didattici e partecipare a laboratori on-line.

Il Master ha durata annuale, fornisce 60 CFU ed esonera il personale sanitario dall’obbligo dell’ECM per il periodo di formazione. Inoltre, in seguito alla partenza del Master stesso, sarà possibile iscriversi ai singoli insegnamenti, riconosciuti come Corsi di Formazione Universitari.

Sitoweb del Master http://www.unife.it/masters/ebr

Manifesto degli Studi del Master http://www.unife.it/studenti/pfm/mast/2016-2017/bando-trattamenti

Decreto proroga iscrizioni http://www.unife.it/studenti/pfm/allegati/avvisi/proroga-trattamenti/

Segreteria didattica: master.psichiatria@unife.it 0532-23 6409; 0532-23 7131

Segreteria amministrativa: altaformazione@unife.it

tag:

UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it